Si comincia con Maciste Alpino

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«Gigante, pensaci tu! » diceva un vecchio slogan pubblicitario di Carosello. È anche quello che devono aver pensato gli italiani nel 1916: dopo un anno di guerra, le speranze di una soluzione rapida del conflitto erano svanite e solo un intervento “speciale”, come quello di un gigante, poteva far finire in fretta le sofferenze. Maciste Alpino, riproposto questa sera nella restaurata Sala Darsena come preapertura della 71ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, è uno dei primi film di propaganda bellica girati in Italia e rispondeva, in chiave comica, alla richiesta di un aiuto, appunto, speciale. Diretto da Luigi Maggi e Luigi Romano Borgnetto, con la supervisione di Giovanni Pastrone (l’autore di Cabiria), Maciste Alpino è interpretato da Bartolomeo Pagano, un ex scaricatore di porto di Genova reclutato nel 1914 da Pastrone per Cabiria. Il personaggio, nato dalla penna immaginifica di Gabriele D’Annunzio, ha tanto successo che ne nasce uno spin-off, Maciste, del 1915, in cui il personaggio del gigante buono è protagonista assoluto. E chi, allora, meglio di Maciste, avrebbe potuto dare una mano agli italiani per battere il nemico? Naturalmente Maciste indossa l’uniforme di uno dei corpi militari più popolari, quello degli Alpini, e l’ambientazione del film è montana: una troupe cinematografica italiana viene sorpresa dallo scoppio della guerra mentre sta girando un film sulle Dolomiti. Attori e maestranze vengono arrestati dagli austriaci e imprigionati in un castello. Ma Maciste non ci sta, organizza la fuga, rientra in Italia, si arruola negli Alpini e si vendica del nemico prendendolo a sonori calci nel sedere. La pellicola presentata stasera è il risultato dello studio e dell’analisi filologica di ben tre copie: restauro e ricostruzione sono stati realizzati dalla Biennale veneziana in collaborazione con Il Museo del cinema di Torino ed eseguiti nel laboratorio L’immagine ritrovata della Cineteca di Bologna. L’accompagnamento musicale dal vivo sarà del jazzista Raffaele Casarano con il suo quartetto Locomotive, come da scelta del direttore del Settore Musica, Ivan Fedele. L’iniziativa rientra nelle manifestazioni per la commemorazione dello scoppio della Prima guerra mondiale, avvenuto il 1° agosto 1914 e agli appassionati del rapporto fra cinema e storia segnaliamo anche che a Trento, nelle gallerie di Piedicastello, è in corso una splendida mostra proprio su Cinema e Prima guerra mondiale (fino a giugno 2015).  – Marco Balbi