Venezia 77, The Human Voice: l’abbandono secondo Almodóvar

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«Affrontando The Human Voice con Tilda Swinton abbiamo aggiornato alcuni aspetti della storia, quelli in cui cerca di convincere il partner a non lasciarla», racconta Pedro Almodóvar, «con Tilda volevamo capire se sarebbe stato davvero giusto per lei dire certe cose, perché ho pensato che oggi nessun tipo di donna potrebbe comportarsi in un modo tanto antiquato. Quella mentalità non esiste più». L’approccio del regista al testo di Jean Cocteau, pur rispettoso, è stato dunque libero da obblighi di fedeltà filologica. Cocteau ha scritto La voix humaine nel 1928 e il testo è stato portato in scena per la prima volta a teatro in Francia nel 1930, prima di essere adattato dal compositore Francis Poulenc nel 1958 in un’opera di un atto per soprano e orchestra di quaranta minuti.

Al cinema sono state invece due icone della recitazione a incarnare la disperazione dell’amante abbandonata: Anna Magnani nel 1948 e Sofia Loren nel 2014. L’interpretazione di Anna Magnani, diretta da Roberto Rossellini, è il primo episodio del film L’amore, un classico esempio di come realtà e finzione fossero intrecciate in modo doloroso, visto che le riprese coincidevano con la fine della relazione sentimentale tra il regista e l’attrice. Diverso il caso della Loren, diretta dal figlio Edoardo Ponti, che ha messo in scena la celebrazione dell’arte della madre, tanto che quell’anno, per l’occasione, lei si è aggiudicata un David di Donatello speciale.

Il testo di Cocteau, al netto di come possa o meno essere datata la reazione della donna abbandonata, è un’antica passione di Pedro Almodóvar, l’autore ha addirittura sostenuto che La voce umana sia stata per lui la fonte d’ispirazione per girare nel 1988 il suo capolavoro Donne sull’orlo di una crisi di nervi. Dopo lo splendido e autobiografico Dolor y Gloria, che nel 2019 vale ad Antonio Banderas il premio per la miglior interpretazione maschile a Cannes, mentre il regista è insignito del Leone d’oro alla carriera a Venezia, Almodóvar torna ora al Lido con questo mediometraggio che celebra l’arte del Leone d’oro alla carriera Tilda Swinton ed è metafora della solitudine da lockdown in cui stiamo vivendo da tempo.

THE HUMAN VOICE
Spagna 2020, Regia: Pedro Almodóvar Interprete: Tilda Swinton, Durata 30’

Oscar Cosulich