“THE ROVER”: IL WESTERN POST-APOCALITTICO DI DAVID MICHÔD

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Tra gli esilaranti vampiri del mockumentary What We Do In The Shadows (Clement/Waititi), le atmosfere seventies di Gentlemen (Mikael Marcimain) e classici come The Graduate (Mike Nichols) c’è modo d’imbattersi anche in un western post-apocalittico in questa 32ª edizione del Torino Film Festival. È The Rover di David Michôd, già presentato fuori concorso allo scorso Festival di Cannes e in arrivo nelle sale italiane il 4 dicembre distribuito dalla Koch Media. In un mondo messo in ginocchio da guerre e a dieci anni da un tracollo economico che ha brutalmente colpito l’Australia,  Eric (Guy Pearce), solitario e schivo protagonista, si mette alla ricerca, attraversando il deserto, del gruppo di criminali che gli ha rubato l’auto, unico bene ancora in suo possesso. Suo malgrado, sarà accompagnato dal giovane Ray (Robert Pattinson), membro della gang e fratello di uno di loro, abbandonato dagli stessi perchè ferito

Presentato nella ricca e variegata sezione Festa Mobile, The Rover arriva a quattro anni di distanza dall’acclamato esordio di David Michôd con il suo Aninal Kingdom. La pellicola ha sfumature da western, rilette e distorte per essere adattate al soggetto del film scritto dallo stesso Michôd insieme a Joel Edgerton con il quale aveva già lavorato nella pellicola precedente. Proprio come con Guy Pierce per il quale il ruolo di Eric è stato scritto appositamente. Nel film troviamo anche un capace Robert Pattinson, sempre più deciso ad abbandonare la sua immagine di vampiro/teen idol in favore di ruoli complessi e sfaccettati.

In un misto di pallottole, adrenalina, sangue e brutalità, Michôd prosegue il suo lavoro sulle conseguenze della violenza iniziato con Animal Kingdom ma questa volta non convince del tutto. The Rover è un road movie cadenzato dal ritmo dei proiettili, dove lo spettatore deve ricostruire, ipotizzando cosa può essere realmente successo dieci anni prima, messo a conoscenza delle sole conseguenze e unicamente nel finale arriverà a comprendere il perché della cieca e determinata violenza che muove il suo protagonista.

Manuela Santacatterina

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