A LEZIONE CON GIOVANNI VERONESI

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«Io se vado al cinema voglio emozioni, ho pagato un biglietto ». Giovanni Veronesi con poche parole rivela l’essenza del mestiere attoriale: suscitare sensazioni al proprio pubblico. Regista e sceneggiatore tiene anche delle Masterclass per aspiranti attori, l’ultima lo scorso week-end organizzata dalla Milano Film Accademy, scuola nata dall’esigenza di creare una vera e propria istituzione cinematografica nella città della moda.

Seduti in mezzo al palco gli aspiranti attori raccontano storie fittizie o reali, il tutto ripresi da una telecamera. «Guardate sempre il monitor mai lui, altrimenti diventa teatro » dice Veronesi. Infatti ciò che funziona su un palco non sempre ha la stessa resa visiva sullo schermo e viceversa. Con consigli e battute di spirito il regista aiuta i ragazzi a tirare fuori il proprio talento, cercando di far vedere loro la direzione più giusta da prendere. Gli aneddoti che racconta sono sempre esemplificativi, per spronarli a essere caparbi, a proporsi e ad affrontare vari tipi di situazioni. Veronesi non cita mai i nomi di persone con cui ha lavorato, li chiama simbolicamente “Nanana” strappando una risata, curiosi di sapere di chi stia parlando.

«In questo mestiere non esiste la gavetta, se siete pronti ora lo sarete anche tra vent’anni..DiCaprio aveva diciotto anni quando ha girato Buon compleanno Mr. Grape, i Beatles ne avevano venticinque quando hanno composto Yellow Submarine » asserisce il regista, e come dargli torto? Veronesi porta a questi ragazzi la sua esperienza, si racconta e loro possono godere degli schietti e sinceri suggerimenti di chi il cinema lo vive ogni giorno. Chissà che non ci sia tra loro il nuovo Carlo Verdone o Margherita Buy o addirittura il futuro Robert Pattinson.

Rudy Ciligot

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Foto di Paolo Amodeo