ADDIO A GENE WILDER

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Addio a Gene Wilder, l’attore feticcio di Mel Brooks, il dottor Frankenstein di Frankenstein Jr. e Willy Wonka nel primo, mitico Willy Wonka in Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato del 1971. L’attore americano è morto a 83 anni: da tempo era affetto dal morbo di Alzheimer. Con i suoi occhi sgranati, i capelli biondi costantemente arruffati e un’imbattibile verve comica, però, resta uno dei volti più popolari del cinema anni ’70 e ’80.

Wilder era nato a Milwaukee l’11 giugno 1933 e aveva iniziato col cinema nel 1967, con un piccola parte in Gangster Story di Arthur Penn. L’incontro di svolta però era già avvenuto nel 1963 quando, grazie ad Anne Bancroft, sua collega in teatro, aveva conosciuto Mel Brooks, all’epoca fidanzato dell’attrice. L’anno dopo Gene è già nell’opera prima del regista, Per favore non toccate le vecchiette, e agguanta subito una nomination all’Oscar come migliore attore non protagonista. Se Per favore non toccate le vecchiette era stato un successo, Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato invece andò male al botteghino e fu osteggiato sia dalla critica che dallo scrittore Roald Dahl, autore del romanzo dal quale il film è tratto. Uno “scult”, insomma, destinato però a entrare nel cuore del pubblico soprattutto grazie alla televisione, che lo inserisce tra le programmazioni tradizionali del palinsesto natalizio.

L’idea di Frankenstein Jr., la parodia horror che nel 1974 invece sbancò i botteghini, fu proprio di Wilder, che lo propose a Mel Brooks mentre erano impegnati in un altro film, il western Mezzogiorno e mezzo di fuoco. E sarà sua anche l’idea di affidare al volto quasi picassiano di Marty Feldman il ruolo di Igor e suggellare la battuta di una delle scene comiche più esilaranti del cinema: “Lupo ululà, castello ululì”. Wilder è stato anche regista: c’era lui dietro la macchina da presa di La signora in rosso, film icona degli anni ’80, con Kelly LeBrock vestita di rosso che imita Marilyn facendo svolazzare la gonna sulla grata della metropolitana.

Wilder ha lavorato anche con Woody Allen, in Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere) nell’episodio Che cos’è la sodomia?, dove interpreta un uomo innamorato di una pecora, Stanley Donen (il piccolo principe), Sidney Poitier (Nessuno ci può fermare e Hanky Panky – Fuga per due) Arthur Hiller (in un altro cult: Non guardarmi: non ti sento dove l’attore e Richard Pryor interpretano un sordo e un cieco unici testimoni di un omicidio). E Wilder ha lavorato molto anche in televisione: il suo ultimo ruolo, coronato da un Emmy come miglior attore ospite in una serie o commedia, è in Will & Grace.