ALDO, GIOVANNI E GIACOMO: «NOI, IN “FUGA DA REUMA PARK” DOPO 25 ANNI INSIEME»

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Dopo uno spettacolo teatrale di grande successo – sei date e tutto esaurito – e un libro altrettanto fortunato – Tre uomini e una vita – i festeggiamenti per le nozze d’argento di Aldo Giovanni e Giacomo proseguono al cinema, con la commedia surreale Fuga da Reuma Park, sceneggiata e diretta dal trio insieme a Morgan Bertacca, prodotta da Paolo Guerra e distribuita nella sale da Medusa. Interpretato anche da Silvana Fallisi, con un corposo cameo di Ficarra e Picone, il film è la storia di tre vecchi comici che ormai soli e abbandonati dopo anni di successo, si ritrovano casualmente in un ospizio lager ospitato in un fatiscente e sinistro luna park. Decisi a riconquistare una nuova libertà, architettano un rocambolesco piano di fuga per partire a bordo di una barchetta per Rio de Janeiro. Prima però dovranno liberarsi dell’opprimente infermiera russa, l’aguzzina Ludmilla. Il trio si proietta dunque nel futuro, fra trent’anni, e si moltiplica in scena popolandola di tutti i personaggi che hanno costellato la loro lunga e felice carriera.

Dopo 25 anni di successo sentite di essere cambiati?

Giovanni: non ci sentiamo affatto cambiati, conserviamo la stessa impronta comica, cerchiamo di far ridere mescolando realtà e surrealismo.

Giacomo: Giovanni e Aldo sono le stesse teste di cavolo del 1991. I personaggi degli anziani ci hanno sempre divertito, un vecchietto è stato anche il personaggio del mio saggio in una scuola di mimo.

Avevate in mente anche il libro e il film Il centenario che saltò dalla dalla finestra e scomparve?

Giovanni: quella storia con i suoi eccessi è molto lontana da ciò che abbiamo realizzato. In realtà abbiamo semplicemente pensato a noi tra 30 anni, ricordando quello che siamo stati, desiderando fare ancora qualcosa insieme, magari un bel viaggio in un posto magnifico.

Il film è pieno di citazioni cinematografiche. E le gag ci riportando alle comiche di una volta.

Giacomo: La vecchiaia e l’infanzia hanno spesso molto in comune e fare il comico è un po’ come tornare bambini. Gioco e semplicità sono la nostra cifra. Gli anziani diventano buffi nella loro rigidità, come lo sono i bambini con i loro capricci.

Giovanni: il film è girato con allegria, improvvisando molto sul set. Abbiamo spinto sulla comicità come agli esordi. Siamo innamorati del cinema, ce lo portiamo dentro senza averlo davvero mai studiato, abbiamo reso omaggio a molti film, dal genere delle fughe a Jessica Rabbit.

Fate uso di vecchi trucchi del cinema, dei rumoristi, dei trasparenti per sfondi posticci, della gomma piuma.

Aldo: io ho sempre amato gli schiaffoni di Bud Spencer!

Giacomo: sono scelte stilistiche precise, volevamo che si vedesse chiaramente il trucco. Cose che ci sono sempre piaciute a teatro e che volevamo portare anche al cinema.

L’impianto teatrale infatti è forte.

Giacomo: Veniamo da un mondo che non esiste più, quello teatrale. Oggi la nuova comicità arriva dal web, dove emergono molti talenti interessanti, staremo a vedere. Noi lavoriamo con molta inconsapevolezza, diciamo che un artista non ha l’obbligo di sapere quello che fa. Tutto nasce però dall’amicizia vera che ci portiamo dietro da trent’anni, da un incontro che ha segnato per sempre le nostre esistenze. Invecchiando non può che emergere un po’ di malinconia, ma abbiamo cercato di metterla sul ridere con questo tentativo di fuga dalla nostra vecchiaia.

Come lavorate insieme?

Non abbiamo ruoli fissi, chi ha un’idea la mette sul tavolo e se ne discute insieme. Ci troviamo quasi tutti i giorni con Morgan Bertacca, tutti fanno tutto. Siamo dei veri artigiani della risata.

25 anni di sodalizio sono tanti. Mai una crisi?

Giovanni: in questi anni abbiamo rafforzato la nostra amicizia nonostante i momenti di tensione. C’è sempre stato un profondo rispetto tra di noi. Certo che ci sono stati momenti di crisi, ma non abbiamo mai pensato di scioglierci.

Giacomo: abbiamo litigato tante volte, e anche pesantemente, ma non abbiamo mai pensato di separarci. Come nei matrimoni, ognuno pensa di avere ragione, di avere in tasca l’idea migliore, ma poi scopre che non è così. La sensatezza ti porta a fare un passo indietro e a considerare che sia l’altro ad avere ragione. E riusciamo sempre a ridere di noi.

Giovanni: la fortuna è stata anche quella che nessuna delle nostre famiglie ha mai remato contro il trio. C’è sempre stata grande complicità tra di noi.

Giovanni ha esordito anche come cantante di A Copacabana.

Giovanni: è cominciato tutto come uno scherzo, mi ero offerto di cantare io e loro mi hanno preso sul serio. Mi sono molto divertito, però.

Come affrontate il tempo che passa?

Giacomo: lo accettiamo serenamente, i reumatismi non ci sono ancora saltati al collo e fortunatamente non è ancora successo nulla di grave.

All’inizio del film vediamo anche Ficarra e Picone che interpretano i figli di Aldo. Il futuro prevede progetti insieme a loro?

Giacomo: non ci abbiamo pensato, ma potrebbe funzionare. Non diremmo di no a una buona idea, se arrivasse.

Aldo: così finalmente non sarei l’unico terrone!

La vostra Milano è sempre un po’ speciale.

Giacomo: siamo innamorati di questa città che sta acquisendo una scenografia sempre più bella e naturale. Abbiamo girato in piazza del Duomo a nostra completa disposizione e siamo stati i primi ad aver solcato al cinema le acque del Naviglio. Il nostro ufficio si trova sopra la Darsena, che nel suo piccolo è diventata una grossa attrazione per milanesi e turisti.

Preoccupati per la battaglia di Natale ai botteghini?

Giacomo: il bello di diventare anziani è che di tante cose non ti importa più nulla. Non voglio svilire il lavoro di produttori e distributori, ma davvero non abbiamo questo assillo. Abbiamo realizzato un film atipico, saremo felici se il pubblico lo apprezzerà. Dopo un anno di celebrazioni così intenso e fortunato, non vorremmo davvero pretendere troppo!

Alessandra De Luca

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