“AQUARIUS”: LA SERIE TV SU CHARLES MANSON

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Aquarius, serie ideata da John McNamara per NBC, in onda da domani su Sky Atlantic, ha come protagonista Charles “Satana” Manson la cui storia diventa strumento per una riflessione più ampia su un’intera epoca

Aquarius«Quando la luna entrerà nella settima casa e Giove si troverà allineato con Marte, allora sarà la pace a guidare i pianeti e sarà l’amore a guidare le stelle. Sta sorgendo l’era dell’Acquario… »Â Così cantavano i Fifth Dimension nel lontano 1969, abbinando astrologia ed utopia. Quella canzone, Aquarius appunto, diventata famosa grazie al musical Hair, di cui fu il tema principale, divenne il simbolo di un’epoca, quella dei “figli dei fiori” e del matra “meno denaro e più tempo per vivere”, dei sit in pacifisti nei campus universitari, dell’amore libero, dei viaggi lisergici, di Hair e Jesus Christ Superstar, di Easy Rider e di Fragole e sangue. La serie ideata da John McNamara per NBC non intende però, nonostante il titolo citazione, adagiarsi in una tenera atmosfera peace & love, ma sceglie invece di raccontare un altro protagonista di quei tempi, assai più cupo: Charles “Satana” Manson, che divenne tristemente famoso, insieme alla sua setta definita “Famiglia”, per la strage del 9 agosto 1969, in cui perse la vita anche l’attrice Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski incinta di otto mesi. Aquarius, che inizia la sua storia a Los Angeles nel 1967, somiglia, almeno nelle intenzioni, a Narcos di Netflix o a Show Me a Hero di HBO, in quanto utilizza un personaggio reale non solo per raccontare la sua storia, ma come strumento per una riflessione più ampia su un’intera epoca.

AquariusNelle prime puntate, Manson (Gethin Anthony, già Renly Baratheon nel Trono di Spade) non è ancora un folle assassino, ma solo un aspirante rock star e un presunto guru misticheggiante, che ha creato una comune hippy ed è molto abile nel reclutare ingenue ragazzine di buona famiglia. Quando la sedicenne Emma non torna più a casa, la madre cerca l’aiuto di un suo ex, l’agente Sam Hodiak (David Duchovny) per ritrovarla. Da questo momento, la serie procede su due binari paralleli e speculari: da un lato la ricerca di Hodiak, sbirro vecchio stile, per l’epoca un classico “pig”, che per iniziare ad entrare nell’universo hippy è costretto ad utilizzare un giovane collega infiltrato e capellone; dall’altro Manson, che scopriremo conoscere piuttosto bene il padre di Emma, potente avvocato legato ad ambienti repubblicani e non certo un signore perbene. Duchovny, che presto ritroveremo negli storici panni del Mulder di X-Files (che a gennaio debutta in Usa con 6 nuovi episodi, 13 anni dopo la sua fine), si è speso parecchio, anche come produttore, per Aquarius e ha azzeccato la scelta. Il suo personaggio è infatti una specie di Virgilio, la guida inconsapevole dentro una storia, che certo racconterà gli omicidi di Manson, ma che promette soprattutto di essere un viaggio provocatorio, come già fa intuire questa prima stagione (la seconda è in programma), fra i veleni e le illusioni del sogno americano.

Stefano Lusardi

In onda da domani sera su su Sky Atlantic