“BEFORE WE GO”, L’ALTRA METÀ DI CHRIS EVANS

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Before We Go si apre con le luci della città che non dorme mai, riprese da una macchina a mano e accompagnate dalle note di “Into the Sea” cantata da Aidan Hawken.

Inizia così il primo film da regista di Chris Evans, da rivedere oggi in occasione del suo 35esimo compleanno. Intuiamo subito che la pellicola – piccola ma ricchissima di emozioni – è un modo per l”’esordiente” Evans, anche protagonista accanto alla brava Alice Eve (entrambi da apprezzare in lingua originale), di raccontare con discrezione ma sincero trasporto la complessità dell’amore in un contesto amplificato e rumoroso come quello di New York, partendo dalla volta stellata della Grand Central Station per attraversare, nella notte infinita di quella città, la storia di due anime in cerca di risposte e, a loro modo, divenuti, guarda caso, l’uno l’eroe dell’altra.

Nella pellicola, inedita in Italia ma disponibile on-demand su Infinity, c’è Nick, musicista squattrinato con un appuntamento fondamentale il giorno dopo. E poi, con un biglietto in tasca per il fatidico ultimo treno, abbiamo Brooke, alle prese con una decisione ineluttabile. Come solitamente la vita fa nell’attimo in cui tutto sta per cambiare, i due si incontrano per caso e si accorgono che il tempo è poco, la notte è lunga e l’amore non è una cosa semplice. Per mano, davanti al destino, capiranno che il loro incrocio è stato tutt’altro che casuale, e aiutandosi a vicenda, metteranno a nudo i cuori fino all’alba, che risplende sull’Empire State Building.

Before We Go, quindi, ci dimostra la polivalenza, la capacità e la bravura di Evans anche ”davanti” il mitico scudo a Stelle&Strisce, costruendo qui un film che, con le sue luci, la sua dolce narrazione e la sua regia moderna, diventa una ballata indie-rock sulle note delle confessioni e della serendipità, romantica ma mai sdolcinata, con una straziante e inusuale dichiarazione d’amore finale. Tutto, sotto la verticalità luminosa di New York e la colonna sonora di Aidan Hawken, Jason Collett e Taken By Trees che, insieme, fanno il (bellissimo) resto.