DI MARCELLO GAROFALO
Il prossimo capitolo (il ventiquattresimo) del franchise cinematografico James Bond uscirà nelle sale di tutto il mondo il 4 novembre. Questa volta l’agente Bond dovrà confrontarsi proprio con i vertici della âSpectreâ (Spectre come noto è il titolo del film con la regia ancora di Sam Mendes), la celebre organizzazione criminale contro la quale combatte fin dai tempi in cui a interpretarlo era Sean Connery.
Che Mr. Craig fosse un sex-symbol è un fatto notorio, ma che addirittura fosse pure stato trasformato in un ghiacciolo gelato (gusti amarena, frutti rossi e melograno) forse è una notizia che non in molti sanno: è accaduto nel 2009 per iniziativa della Del Monte a seguito della distribuzione in Inghilterra di Quantum of Solace (Marc Forster, 2008), il secondo film della serie 007 interpretato da Craig.
Il fatto è che prima di diventare una âstarâ riconosciuta, il Nostro non ha esitato a interpretare personaggi âborder lineâ e affrontare con disinvoltura il âfull frontal nudityâ. ÈÂ accaduto per esempio in Love is the Devil: Study for a Portrait of Francis Bacon (1998) di John Maybury in cui è un ladro che si intrufola in casa del noto pittore e resta coinvolto in torride prestazioni sessuali. Oppure in Some Voices (2000) di Simon Cellar Jones dove è uno squilibrato, dimesso da un ospedale psichiatrico e in una sequenza del film lo vediamo saltellare completamente nudo su dei sacchi di immondizia.
Ha detto di lui Eva Green (sua partner in Casino Royale, Martin Campbell, 2006): «Daniel Craig è ipnotico, magnetico. È un gentleman, ha una forte presenza fisica e una durezza che trovo seducente, ma probabilmente anche assai pericolosa. È un vero uomo. Per questo interpreta James Bond con molta credibilità ».
E difatti dallo stesso film un dialogo tra Daniel-James Bond e barman (Dusan Pelech) lo conferma:
Bond: «Un vodka Martini »
Barman: «Agitato o mescolato? »
Bond: «Che vuole che me ne freghi?! »
Holy Socks, Daniel, sei pur sempre un gentleman al Servizio di Sua Maestà!