DI MARCELLO GAROFALO
Franco Citti l’indimenticabile protagonista di Accattone (1961) e di Edipo Re (1967) di Pier Paolo Pasolini è scomparso a 80 anni, lo scorso 14 gennaio. A noi piace ricordarlo non solo per le sue sanguigne interpretazioni nei film di Pasolini (Mamma Roma, Porcile, Il Decameron, I racconti di Canterburyâ¦), ma anche per i bei film diretti dal fratello Sergio, tra cui Ostia, Storie scellerate, Il minestrone e soprattutto Casotto, realizzato nel 1977 con un cast tra i più âbizarriâ di sempre del nostro cinema, che comprendeva Ugo Tognazzi, Mariangela Melato, Michele Placido, Paolo Stoppa, Catherine Deneuve e una giovanissima, leggermente spaesata (doppiata in romanesco!), Jodie Foster, fresca del successo di Taxi Driver.
Nel mettere in scena una giornata trascorsa da un gruppo di persone più o meno eccentriche su una spiaggia libera di Ostia e sulle coordinate del trinomio sesso-cibo-denaro, ci imbattiamo anche in due giovani proletari a caccia di avventure, interpretati da Luigi Proietti e da Franco Citti, i quali nel denudarsi all’interno del casotto mostrano reticenza a togliersi i calzini perché hanno entrambi i piedi sporchissimi.Proietti ha ricordato: «La famosa scena dei âpiedi zozzi’ la dovemmo ripetere ventisette volte perché tutta la troupe era travolta da attacchi di risate irrefrenabili ».
Poetico, grottesco, eroticamente comico e viceversa: emblema di un cinema d’autore, al tempo stesso liberissimo, dissacrante e popolare. All’epoca un mezzo insuccesso, oggi un piccolo âcultâ.