Ciak Bizarro: tutto quello che dovete sapere su “Mazinga Z – Infinity” alla Festa del Cinema di Roma

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Tra gli eventi dell’imminente Festa del Cinema di Roma ce n’è uno attesissimo dai Catecumeni Yeeeuuuch golosi di “anime” giapponesi: si tratta di Mazinga Z – Infinity (Junji Shimizu, 2017), il film basato sul manga del leggendario fumettista e scrittore Go Nagai, il quale interverrà alla proiezione speciale, annunciata per il 28 ottobre in anteprima mondiale.

Realizzato in CGI, ma nel rispetto dello stile bidimensionale del primo adattamento “anime”, Mazinga Z- Infinity è una sorta di sequel delle avventure di Koji Kabuto e del suo mega robot da combattimento Mazinger: il giovane Koji (conosciuto in Italia anche come Ryo) dopo aver sconfitto l’Imperatore Sotterraneo, ripercorre le orme del nonno Juzo per dedicarsi all’attività di scienziato, ma poi, dinanzi a un imminente quanto colossale pericolo, indossa di nuovo la sua tuta da pilota risalendo a bordo di Mazinger, per sventare le nuove sopraffazioni intentate contro il genere umano dal Dr.Inferno.

Ad accompagnare Go Nagai sul red carpet sono previsti quattro “ambasciatori” italiani d’eccezione: Gabriele Mainetti, regista di Lo chiamavano Jeeg RobotRoberto Recchioni, sceneggiatore e fumettista, curatore editoriale di Dylan Dog dal 2013, Dario Moccia, youtuber noto per la serie “I Love Nerd Cultura” dedicata ai fumetti, ai manga e ai film d’animazione e un rappresentante di J-POP Manga, casa editrice milanese tra i leader del settore del fumetto giapponese.

A tutti gli adoratori del “Mangaka” che vorranno essere presenti alla Festa ricordiamo che Go Nagai è un uomo molto schivo, solitamente protetto dall’assalto dei suoi fan dal suo “entourage” di parenti, guardie del corpo ed emissari della “Dynamic Planning”: sono sconsigliati sia richieste di “selfie”, nonché di qualsiasi contatto fisico (strette di mano), perché il Maestro è affetto, come la maggior parte dei giapponesi, da misofobia (paura persistente e ingiustificata dei microbi).

In occasione del Comicon 2007 a Napoli autografò solo determinati albi con una lista di prenotazioni esaurita mesi prima dell’inizio della manifestazione. Rimasto imbottigliato in un taxi nel traffico cittadino del capoluogo partenopeo, per riconoscenza nei confronti del taxi driver che riuscì a condurlo a destinazione tramite una scorciatoia alternativa, disegnò sulla portiera della vettura col suo pennarello indelebile un volto di Mazinga. Il fortunato tassista rivendette poi, sembra a una cifra altissima, tramite ebay, il suddetto sportello.

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