#CIAK30, DANIELE VICARI RISPONDE ALL’INCHIESTA PER I 30 ANNI DI CIAK

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Quanto è cambiato il cinema in questi trent’anni? E chi lo ha cambiato? Per celebrare la nascita di Ciak abbiamo voluto fare un’inchiesta, che trovate nel nuovo numero in edicola dal 30 aprile, ponendo tre domande ai protagonisti del cinema italiano:

1) Qual è il film internazionale che ha cambiato il cinema in questi ultimi 30 anni?

2) Quali i personaggi o gli autori internazionali che hanno più segnato il cinema in questi ultimi 30 anni?

3) E quale la tecnologia che più l’ha cambiato?

Ecco la risposta di Daniele Vicari, il regista di Velocità massima, Il passato è una terra straniera, Diaz- Don’t Clean Up This Blood

Twin Peaks
Twin Peaks

«Negli ultimi 30 anni ci sono state tre diverse tendenze, individuate da una serie di autori.

Errol Morris, il regista di Fast, Cheap and Out of Control e Premio Oscar per The Fog of War: La guerra secondo Robert McNamara, il suo allievo Joshua Oppenheimer (The Act of Killing, The Look of Silence) e Frederick Wiseman sono quelli che hanno sviluppato il documentario nella maniera più innovativa.

Per il cinema, penso a due categorie. Una è ben incarnata da David Lynch, Krzysztof Kieślowski e Lars von Trier: tutti e tre si sono confrontati con le tecnologie a basso costo, per esempio con la televisione, per liberare dal punto di vista espressivo il cinema, e infatti tutti e tre hanno girato serie televisive uniche e davvero innovative come Twin Peaks, Il Decalogo e The Kingdom.

Signore degli anelli
Il Signore degli Anelli

La terza categoria è esemplificata da James Cameron con Avatar e Peter Jackson con Il Signore degli Anelli, che hanno reinventato lo spettacolo cinema inteso come baraccone illusorio, ma comunque importante. E hanno brevettato sistemi tecnologici per l’elaborazione digitale dell’immagine che hanno cambiato profondamente il cinema contemporaneo ».

Daniele Vicari