DA DORY A WALL-E, LA TOP 5 DEI PERSONAGGI PIXAR!

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Toy Story

In occasione dell’uscita in sala di Inside Out, diretto da Pete Docter, andiamo a scoprire attraverso una speciale classifica (due ex aequo e una menzione speciale!), i cinque personaggi Pixar più rappresentativi!

Inside OutSapete quanto fu pagata la Pixar, nel 1986, quando era ancora una divisione all’interno della LucasFilm? ”Solo” 10 milioni di dollari. Un’inezia sborsata da quel genio di Steve Jobs, che la rese a tutti gli effetti indipendente, con l’idea di ”sfruttarla” in favore dell’allora Apple Computer, in quando la Pixar in principio era per lo più una workstation, dove si sviluppavano progettazioni in computer grafica. Nel team produttivo, però, c’era già l’altro genio, John Lasseter. Proprio nell’anno di acquisizione, Lasseter, dopo una serie di corti, realizzò quello che è ancora oggi il simbolo dell’azienda: la lampada Luxo Junior, protagonista dell’omonimo cortometraggio. Da lì, il passo con il primo accordo con i Walt Disney Studios fu breve (il secondo nel 2006, con l’acquisizione totale), e nel 1995 arriva il primo, inimitabile capolavoro in una rivoluzionaria CGI: Toy Story. Si evince quindi che negli Studios Pixar l’attenzione al dettaglio è massima e che, anno dopo anno, gli studi d’animazione da soli 10 milioni di dollari, hanno creato un impero di colori, di immaginazione, di spessore narrativo e di personaggi che sono entrati nella storia del cinema.

In occasione dell’arrivo in sala di Inside Out, diretto dal Premio Oscar Pete Docter, vi proponiamo (non senza fatica, dovendo tenere fuori Cricchetto, Mr. Potato, Merida, il cattivo Hopper di A Bug’s Life, il cane ”parlante” Dug, lo stesso Bing Bong di Inside Out e tanti, troppi altri) una Top 5 dei characters più rappresentativi, con due ex aequo e una menzione speciale! Pronti a volare verso l’infinito e oltre?

5 CARL
Up

UpPotremmo ricordare Carl per essere uno di quei classici vecchietti un po’ scontrosi ma dal cuore d’oro, oppure per la famosa scena iniziale, romantica e straziante, con la moglie Ellie e, ancora, nominarlo per aver fatto volare la sua casa con tutti quei palloncini colorati. Invece no, lo scegliamo per un motivo più semplice: il coraggio. Carl, nel film di Pete Docter e Bob Peterson, rappresenta infatti il Cuore che, nonostante tutto, insegue il sogno di una vita, sfidando il mondo per mantenere quella promessa.

 

4 DORY
Alla ricerca di Nemo

Alla ricerca di NemoPerché non Marlin o lo stesso Nemo? Perché Dory è l’imperfezione perfetta creata dalla Pixar. Smemorata, pasticciona, noncurante, bizzarra. Stanton e Unkrich con Alla ricerca di Nemo danno vita a un fondale marino eccezionale che, a veder bene, somiglia tanto alla terra ferra e Dory, tra l’altro, sarà l’assoluta protagonista dell’atteso sequel Finding Dory. L’uscita? 17 giugno 2016.

3 MIKE & SULLY
Monsters & Co; Monsters University

Monsters & CoPrimo ex aequo, obbligato. Pensate alle coppie comiche del grande schermo e, sicuramente, vi verranno in mente anche Mike Wazowski e James P. Sullivan. Così diversi e così uguali, i protagonisti del franchise di Monsters & Co., arrivano in un momento molto delicato nella storia della Pixar, essendo i protagonisti del quarto lungometraggio, dopo i due Toy Story e A Bug’s Life. Eppure Docter, Lee Unkrich e David Silverman non sbagliano approccio, regalando al pubblico un film profondo sul significato della paura e, naturalmente, estremamente comico. Tant’è che dodici anni più tardi arriva il riuscitissimo prequel (il primo in casa Pixar): Monsters University.

2 WALL-E
Wall-E 

Wall-EC’è tutta la poetica delicata, commovente, spassosa, genuina e sì, anche malinconica, della Pixar negli occhi lucenti (e lucidi) del tenero Wall-E. Insieme a Toy Story 3, il film premio Oscar di Andrew Stanton è forse quello più maturo, in quanto, soprattutto nella prima parte, le emozioni riescono a trasudare dai gesti ripetuti e ossessivi di Wall-E, rimasto solo con l’amico insetto, in un mondo distrutto e travolto dai rifiuti. Fino a quando, sulla Terra, non arriverà la bianca Eve, altro enorme, grandioso personaggio. E il loro bacio è storia.

1 WOODY & BUZZ
Toy Story 1;2;3

Toy StorySì, al primo posto ci sono loro, i giocattoli di Andy e Bonnie. Impossibile separarli perché, insieme alla loro truppa, sono una cosa sola, unica, irripetibile. Pazzesco pensare che vent’anni fa (Toy Story 1 risale al 1995), Woody & Buzz, avrebbero rivoluzionato il mondo dell’animazione, accompagnandoci, come migliori amici, anno dopo anno, sino al finale dolorosissimo e perfetto di Toy Story 3. Torneranno nel quarto capitolo, ma non temete, perché John Lasseter non vuol assolutamente stravolgere il senso del terzo episodio. La forza della Pixar è anche questa: le Icone vanno protette e il cowboy e lo space ranger lo sono. Eccome se lo sono.

MENZIONE SPECIALE: ANTON EGO
Ratatouille

RatatouilleNel film diretto da Brad Bird e Jan Pinkava, c’è un cattivo atipico, profondo, originale. Il critico culinario Anton Ego. Quasi “draculesco” nelle sembianze, Ego è severo nel giudicare la cucina del ristorante Gusteau ma, nella magistrale sequenza finale, è protagonista di un empatico ed emozionante flashback. Con Ego, la Pixar riscrive così anche il ruolo dei villain.

Damiano Panattoni