DA “X-FILES” A “MR. ROBOT”: LE 10 NUOVE SERIE TV DA VEDERE NEL 2016 (PRIMA PARTE)

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La nostra guida speciale alle migliori serie che stanno per arrivare in tv: ecco le prime cinque

DI STEFANO LUSARDI

X-Files

Su Fox dal 26 gennaio

X-Files-2016La serie X-Files (1993-2002), per chi l’ha vista e ancora la ricorda, è stata l’ultimo anello di una lunga catena. Generata da avvenimenti molto reali (la guerra del Vietnam, il Watergate), che hanno frantumato il Sogno Americano, e nutrita con tutto l’immaginario cinematografico che aveva rispecchiato quel senso di perdita e di disillusione (Tutti gli uomini del presidente, I tre giorni del Condor, Incontri ravvicinati del terzo tipo). La sua filosofia, in fondo, era racchiusa in due frasi: Non fidarti di nessuno e La verità è là fuori, la prima legata all’ossessione di un grande complotto che sembrava avvolgere ogni cosa, la seconda che invece apre alla speranza, alla fiducia che la conoscenza e il riscatto sono ancora possibili. Le storie di X-Files ruotavano intorno a creature leggendarie, mutazioni genetiche, intelligenze artificiali, virus letali, rapimenti alieni, esperimenti segreti di clonazione, ma in fondo, era tutto un affare di famiglia, perché all’origine c’è una sorella scomparsa e alla fine la nascita di un figlio e la scoperta di un padre. Dal particolare all’universale. Successo epocale che il tempo ha gradualmente logorato (28 milioni di spettatori, in calo costante dalla sesta stagione), prima serie che ha compreso e utilizzato la rivoluzione tecnologica in corso, diventata modello ideale per infinite serie a venire (compreso Lost), citata o parodiata all’infinito (American Horror Story, Breaking Bad, ovviamente I Simpson e South Park), X-Files è stata il frutto dell’ossessione personale di Chris Carter, che non è mai più riuscito a replicare quel successo e che, stando alle recenti interviste, anche durante il suo lungo silenzio a continuato a collezionare ritagli e appunti per nuove ipotetiche avventure. Come ha certo lungamente desiderato, la rinascita è finalmente arrivata e inizia il 26 gennaio alle ore 21 (24 ore dopo la messa in onda negli Usa) su Fox, con due episodi non di una nuova stagione “regolare”, ma di una mini-serie “evento” in soli sei episodi, tanto per tastare il terreno e vedere l’effetto che fa. Tutto, a partire dalla sigla e dalla tagline con aggiustamento (La verità è ANCORA là fuori), è com’era tredici anni fa: i protagonisti sono ancora il visionario e “vero credente” Fox Mulder (David Duchovny) e la razionale e scettica, almeno prima che le capitasse di tutto, Dana Scully (Gillian Anderson) e in scena torneranno pure tutti gli altri, compreso il misterioso “uomo che fuma”, anche se non in condizioni ottimali. L’attesa è alta, quasi quanto il timore. Perché X-Files appartiene veramente a un altro tempo, un’altra chiave di lettura del mondo, altre illusioni e altre visioni. Carter ne sembra consapevole. Almeno nel primo episodio pare intenzionato a rimescolare le carte, con uno sguardo molto più terreno. C’è sempre il mistero, c’è sempre il grande complotto, ma è soltanto qui, sulla terra. Forse perché non è più tempo di alzare gli occhi alle stelle, di nuovo lontane, forse solo indifferenti.

Shannara

Su Sky Atlantic dal 15 gennaio

shannaraMettiamola così: Peter Jackson non intende (e speriamo non cambi idea) trasformare il Silmarillion in una nuova trilogia, mentre fino ad aprile non arriverà il nuovo Trono di Spade. Per fortuna, a riempire il vuoto fantasy provvede Shannara, dalla fortunata serie di romanzi, 25 pubblicati dal 1977 al 2014, da Terry Brooks. La serie, però, inizia adattando il secondo romanzo, Le pietre magiche di Shannara, in quanto il primo (particolare non trascurabile) venne molto criticato per le eccessive somiglianze con l’universo di Tolkien. La storia vede una principessa elfa, un aitante mezz’elfo e un’umana partire all’avventura per proteggere le Quattro Terre da un esercito di demoni pronto a distruggerle. Nel cast il nome più famoso è quello di John Rhys-Davies, già Gimli nel Signore degli Anelli, qui nelle vesti del re degli elfi, mentre il produttore esecutivo, insieme allo stesso Brooks, è Jon Favreau, regista dei primi due Iron Man. Tanto la coppia di autori/adattatori, Alfred Gough e Miles Millar (già creatori di Smalville) che la rete che lo ha voluto e co-prodotto, Mtv, fanno intuire che siamo piuttosto distanti dalla durezza di George R.R. Martin. Fantasy light a misura di teenager.

The Catch

Su Fox Life da aprile

catchShonda Rhimes è decisamente una che colpisce sempre nel segno. Gray’s Anathomy, la serie che l’ha resa famosa e le ha fruttato il Golden Globe, è arrivata alla dodicesima stagione, Scandal, la sua creatura più raffinata e politica, è alla quinta, mentre Le regole del delitto perfetto, alla seconda stagione, ha già vinto l’AFI come programma dell’anno e il Golden Globe come miglior protagonista a Viola Davis. Va detto che questa sua nuova produzione, prima di diventare realtà ha avuto parecchi problemi, in quanto, a inizio lavorazione, prima sono spariti due autori e poi due degli attori protagonisti, tutti per “divergenze creative”. Ma il “tocco” Rhimes, ovvero un mix perfetto fra intrigo e soap, sembra comunque garantito. La storia, infatti, sembra un gomitolo di inganni: la protagonista è infatti un avvocato che smaschera frodi fiscali, ma il suo boyfriend è proprio un truffatore che le sta tendendo una trappola, lui non sa chi è lei e lei non sa chi è lui. In più c’è una moglie (di lui), invisibile e complice.

Vinyl

Su Sky Atlantic dal 15 febbraio

vinyl-hboFra un film e l’altro (spesso capolavori, sempre di alto livello), Martin Scorsese coltiva le sue due grandi passioni: il rock, alla cui storia ha dedicato splendidi documentari a partire da The Last Walz sull’addio della Band, e la cura e la salvaguardia della memoria cinematografica, provvedendo con la sua Film Fondation e in collaborazione con la Cineteca di Bologna al restauro di grandi classici, ultimo dei quali Rocco e i suoi fratelli, presentato all’ultimo Cannes. Vinyl combina questi due amori: una storia di finzione per raccontare il rock anni ’70, quello del vinile, cioè della memoria e della nostalgia. La storia è quella di Richie Finestra (l’emergente Bobby Cannavale) proprietario dell’etichetta American Century specializzata nel vecchio caro rock’n’roll e il suo tentativo di superare la crisi di fronte ai nuovi “nemici”: la disco, il punk, l’hip hop. L’impronta creatrice è, ancora una volta, quella del bravo Terence Winter, già sceneggiatore dei Soprano e, per Scorsese, di Boardwalk Empire e The Wolf of Wall Street. Coproduttore d’eccezione Mick Jagger, che quegli anni ovviamente li conosce molto bene e forse ha prestato la sua preziosa consulenza. Di certo ha “regalato” a Vinyl uno dei suoi sette figli, il trentenne James, che interpreta il cantante di un gruppo punk. Inevitabilmente ci aspettiamo il meglio.

Love

Su Netflix dal 19 febbraio

loveDopo lo sbarco in Italia, Netflix sta notevolmente rafforzando il suo catalogo e nel 2016 diverse nuove serie tv. Fra queste va senza dubbio segnalata questa commedia romantica in dieci episodi, che già prevede una seconda stagione. Più della trama (la love story contemporanea fra un timido nerd e una ragazza ribelle e disinibita) vale il nome dell’autore, ovvero lo sceneggiatore/regista/produttore Judd Apatrow (40 anni vergine, Molto incinta, Un disastro di ragazza) considerato il nuovo genio della comicità, soprattutto in patria e assai meno da noi. Love rappresenta per lui un ritorno alla serialità, visto che ha iniziato scrivendo The Ben Stiller Show e Freek and Geeks, mai trasmessa da noi, è ritenuta una serie cult. ha gradito: ben 13 milioni hanno guardato il pilot sulla CBS.

 

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