“D’après un’histoire vrai”: la nuova ossessione di Polanski è tutta al femminile

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Roman Polanski ha deciso di realizzare Da una storia vera perché il romanzo di Delphine de Vigan dal quale il film è tratto, e che Emmanuelle Seigner gli ha messo tra le mani, contiene tutti i temi cari al suo cinema, soprattutto quello allucinatorio degli inizi, da Cul-de-sac e Repulsion a Rosemary’s Baby. Sceneggiato dal regista insieme ad Olivier Assayas, che in questa storia travasa anche le proprie ossessioni, il thriller psicologico presentato fuori concorso a Cannes gioca con la tensione, ribalta situazioni e smentisce le aspettative dello spettatore (fino all’implausibilità) parlando di doppio e di manipolazione, di creazione artistica, di identità e di rapporti tra realtà e finzione, con riflessioni sulla grande tendenza letteraria degli anni Duemila, quella dell’autofinzione.

Bloccata dopo il successo del suo ultimo best seller che pesca a piene mani nella propria vita, una scrittrice (Emmanuelle Seigner) diviene l’oggetto dell’ossessione di una misteriosa ghost writer (Eva Green, come Ewan McGregor in un precedente film di Polanski), che si piazza a casa sua convinta di sapere ciò che è meglio per l’autrice. La collisione tra due donne, nuova per il cinema di Polanski, rimanda a Eva contro Eva e Che fine ha fatto Baby Jane, ma la storia di una fan dai comportamenti sinistri che in un casa isolata decide di “prendersi cura” del proprio idolo è un evidente omaggio al Misery non deve morire di Steven King. Persona reale o minaccioso riflesso (il nome della ambivalente ammiratrice è Elle, lei), lo stabilirà il pubblico che nel rapporto tra le due protagoniste ritroverà anche quelli raccontati in Sils Maria e Personal Shopper.

“Oggi il pubblico bombardato da milioni di immagini e informazioni – ha commentato Polanski – non sembra più interessato alla finzione. Come se fosse vero solo quello che è reale. Un curioso paradosso in un’epoca in cui fotografie e notizie possono essere totalmente inventate, al punto da modificare persino il destino di intere nazioni”.

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