“DAREDEVIL”: UNA SCOMMESSA VINTA

0

La serie tv di Netflix è diventata subito un cult per la qualità e il profondo realismo della messa in scena. Così dopo un fallimentare passaggio sul grande schermo, l’eroe di Hell’s Kitchen ha trovato il suo riscatto in tv grazie al lavoro di uno dei più apprezzati showrunner americani, Steven S. DeKnight.  

DaredevilI comics che hanno successo al cinema, funzioneranno anche in tv. Questa è il mantra che ha portato i network americani a produrre show come Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.S, Supergirl o Arrow.  In pochi però avrebbero scommesso sulla fortuna televisiva di Daredevil, tristemente noto come un flop del grande schermo. Ci voleva dunque molto coraggio per puntare tutto sull’eroe di Hell’s Kitchen. Servivano Netflix e un veterano della tv come lo sceneggiatore Steven S. DeKnight per realizzare la serie tv Daredevil con protagonista Charlie Cox. «Persone di grande talento hanno lavorato parecchio per produrre quel film », spiega subito lo showrunner già convolto in progetti di grande successo come Buffy The vampire Slayer e Angel, «All’epoca però i film sui supereroi stavano ancora cercando di sviluppare una propria identità. Un contributo significativo è arrivato più tardi grazie a Christopher Nolan e alla sua trilogia di Batman. La differenza tra la nostra serie e il film di Mark Steven Johnson sta proprio nel modo diverso di trattare la stessa materia: la nostra scelta è stata di realizzare principalmente un crime drama molto realistico, con alcuni elementi che si rifanno al mondo dei supereroi. ».

Steven S. DeKnightLa prima stagione dello show è stata resa da poco disponibile sulla piattaforma italiana di Netflix, ma all’estero i primi 13 episodi della serie sono già un cult. Questo Daredevil ha conquistato sia la critica che gli amanti dei fumetti, che ne hanno apprezzato la qualità della messa in scena e la fedeltà alla storia originale. «Sono un grande fan di Daredevil fin da bambino », rivela DeNight, «Amo in particolare le storie classiche di Frank Miller, e poi ho apprezzato moltissimo i comics di Brian Michael Bendis, autore di Alias con protagonista Jessica Jones. La mia passione per questo mondo ha avuto un forte impatto sul nostro show e sul tipo di atmosfera che avrebbe caratterizzato la storia ».

Visto l’enorme successo la serie è già stata riconfermata per un altra Daredevilstagione. «I nuovi episodi avranno una qualità ancora più alta rispetto ai precedenti. », promette il creatore dello show, «La prima stagione è stata concepita proprio come il racconto dell’origine di Daredevil: come è diventato l’eroe che noi tutti conosciamo, quando ha iniziato a comprendere cosa significa essere un eroe e quanto sacrificio comporta questa scelta. Nelle nuove puntate ci sarà un’esplorazione ancora più profonda della sua personalità. Matt Murdock/Daredevil vive un conflitto interiore profondo, perché di giorno è un avvocato mentre di notte infrange la legge.Â È un uomo in guerra con se stesso: questo rende il protagonista così affascinante ».

AngelDaredevil quindi racconta con toni duri e realistici le difficoltà che bisogna affrontare per cambiare la realtà che ci circonda. Temi profondi che lo show mette in scena senza i limiti generalmente imposti dalla tv generalista. «In America i network hanno una cosa che si chiama “Standards and Practices”: si tratta di regole che tutti sono tenuti a seguire quando realizzano uno show », aggiunge DeNight, «Ricordo quando lavoravo alla serie Angel di Joss Whedon. C’era sempre qualcuno che ci diceva cosa potevamo o non potevamo fare. Quello show raccontava la storia di un vampiro. Ci è capitato di dover rigirare intere sequenze perché qualcuno non voleva che mostrassimo il sangue, un elemento che era invece indispensabile per noi. Spesso abbiamo dovuto sottostare a quelle restrizioni, anche se Joss ha sempre fatto di tutto per opporvisi ».

AngelNetflix quindi lascia agli sceneggiatori la libertà di esprimere tutta la propria creatività e di affrontare nuove sfide. «Fare lo showrunner è il migliore e il peggiore lavoro del mondo », confessa lo sceneggiatore americano, Â«È stupendo ma anche incredibilmente stancante: sei responsabile di ogni dettaglio del progetto, dalla scrittura fino all’editing. Amo però l’idea di poter dare forma allo show, donandogli una voce ben definita. Con Daredevil credo di aver raggiunto questo risultato quindi il mio prossimo obiettivo sarà occuparmi di più serie tv contemporaneamente. Il mio modello di riferimento è Whedon che seguiva le produzioni di Buffy, Angel e Firefly allo stesso tempo. Immagino che all’epoca non dormisse nemmeno un minuto, ma è un’esperienza straordinaria che non vedo l’ora di  fare anche io ».

Laura Molinari