DUE GIORNI, UNA NOTTE

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Deux jours, une nuit, Belgio/Francia/Italia 2014 Regia e sceneggiatura Jean-Pierre e Luc Dardenne Interpreti Marion Cotillard, Fabrizio Rongione Produzione Jean-Pierre e Luc Dardenne, Denis Freyd Distribuzione Bim Durata 1h e 35′

In sala dal 

13 novembre

Appena tornata al lavoro dopo una breve pausa per una leggera depressione, Sandra, giovane moglie e madre di due figli, scopre di essere disoccupata. L’azienda ha infatti deciso di tagliare il suo posto di lavoro in cambio di un bonus di mille euro destinato ai suoi sedici colleghi. Lei si dispera, suo marito invece la spinge a utilizzare il weekend per convincere i suoi colleghi a rinunciare al bonus perché lei possa conservare il proprio stipendio. Sandra comincia così una vera e propria via crucis tra le case di chi ha disperatamente bisogno di quei mille euro per pagare il mutuo, l’affitto o la scuola dei figli. Una difficile richiesta, la sua, fatta però con dignità, senza rabbia, mostrando grande compassione per chi come lei è vittima della perversa logica di tante aziende che costringono i lavoratori a una crudele competizione. Il lunedì mattina arriva la resa dei conti. Le cose non vanno come sperato, poi un colpo di scena, poi un altro ancora, quando Sandra si accorge che questa volta potrebbe essere lei causa di sofferenza per qualcun altro. E fa la sua scelta. Â«È stata una bella lotta, sono felice », dice.

I fratelli Dardenne, che sul tema del lavoro avevano realizzato il loro primo film, La promessa, hanno sempre raccontato la società attraverso piccole storie personali, cariche di umanità e drammaticamente attuali, come l’odissea di Sandra, profeticamente immaginata già dieci anni fa e affidata al volto struccato di Marion Cotillard, capace di accogliere e restituire una straordinaria gamma di emozioni e sentimenti. La forza del film, storia d’amore e solidarietà intesa come impegno morale tutt’altro che scontato, sta nel raccontare non la lotta politica di una militante che rivendica un posto di lavoro, ma quella di una donna che si sente scomparire e combatte per difendere il proprio diritto a esistere. Non ci sono sindacati, né buoni e cattivi, solo persone alle prese con i problemi di tutti i giorni. La macchina da prese dei Dardenne segue Sandra per strada, a una distanza maggiore rispetto a quella usata nei film precedenti, mostrandoci un contesto sociale più ampio e complesso, aspro teatro di possibili catastrofi. Ma come sempre nel cinema dei Dardenne ecco che nelle situazioni più difficili l’uomo si dimostra capace di gesti inimmaginabili.

Alessandra De Luca