FESTIVAL – TRASTEVERE RIONE DEL CINEMA: OGGI ARRIVA GABRIELE SALVATORES CON IL SUO “EDUCAZIONE SIBERIANA”

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Questa sera, per il Festival – Trastevere Rione del Cinema, il regista premio Oscar Gabriele Salvatores porta in piazza San Cosimato a Roma il suo Educazione Siberiana

Gabriele Salvatores e il suo "Educazione Siberiana"IL FILM:

Kolima e Gagarin hanno dieci anni e sono migliori amici, nati e cresciuti sotto le dure regole vigenti nella comunità di un villaggio della Moldavia. A capo del clan c’è il nonno Kuzja, che inculca loro la missione di essere nobili con i deboli ma spietati con le autorità. I due giovani, dunque, vengono tirati su dalle armi, dalla violenza e dalle rapine, la cui refurtiva, secondo le regole, deve essere spartita con la comunità. Tutto cambia quando Gagarin viene arrestato e condannato a sette anni di reclusione. Infatti, uscirà profondamente cambiato dal carcere, Gabriele Salvatores e il suo "Educazione Siberiana"divenendo uno spietato sicario di una criminalità organizzata che non ha nessun codice d’onore, né tantomeno rispetto per niente e nessuno.

Educazione Siberiana, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Nicolai Lilin, è uscito nel 2013 e, riscuotendo un buon risultato al box office, ha mostrato un Gabriele Salvatores quasi inedito, senza dubbio molto più dark e ultra-violento. Infatti il film, tra onori e oneri criminali, patti di sangue e freddo implacabile, con una storia raccontata anche attraverso i disegni impressi sulla pelle dei protagonisti, narra una vicenda lunga vent’anni che, oltre ad essere quella dei personaggi, è anche quella della Russia, divisa sia metaforicamente che realmente da due ideali contrapposti e, per l’appunto, come suggerisce la pellicola, finendo inevitabilmente per scontrarsi. Il regista di Mediterraneo, qui, tira fuori tutta la sua predisposizione alla costruzione delle sequenze e delle immagini, impreziosite dall’ottima fotografia di Italo Petriccione (nominato sia ai Nastri D’Argento che ai David di Donatello 2013), prendendosi poi la libertà intellettuale di re-inventare Gabriele Salvatores e il suo "Educazione Siberiana"parte della storia originale (eventi narrati ma anche personaggi modificati, introdotti o eliminati), con l’intento finale di donare, cinematograficamente parlando, molta più empatia ed emozione. Nel cast, oltre gli ”esperti” John Malkovich (come sempre eccezionale) e Peter Stormare, ci sono anche gli esordienti – ed entrambi lituani – Arnas Fedaravicius e Vilius Tumalavicius. Tra le altre cose, Educazione Siberiana, si avvale delle musiche di Mauro Pagani, insignito nel 2013 dal nostro Ciak d’Oro per la Miglior Colonna Sonora.

PERCHÉ VEDERLO:

Per (ri)scoprire un Gabriele Salvatores nudo e crudo, con tutto il fascino criminale e malvagio dei personaggi raccontati da Nicolai Lilin e portati sul grande schermo da un regista italiano da Oscar.

 

Damiano Panattoni