HALLOWEEN: LA MARATONA DELLA PAURA

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La notte più spaventosa dell’anno si avvicina perciò non fatevi trovare impreparati. Procuratevi una buona dose di dolcetti e siate pronti a tremare come foglie mentre guarderete questi 10 classici imperdibili del cinema horror!

 

10 – UN LUPO MANNARO AMERICANO A LONDRA (1981)
di John Landis

UN LUPO MANNARO AMERICANO A LONDRAIl nome di John Landis potrebbe indurre in inganno ma, attenzione, questo è uno degli horror più sottilmente crudeli che siano mai stati girati. Infarcito di humour nero e di trovate surreali, entrò prepotentemente nella storia per essere il primo film a mostrare la metamorfosi di un uomo in lupo. Sulle note geniali e antitetiche di Blue Moon.

9 – SUSPIRIA (1980)
di Dario Argento

SuspiriaUno dei capolavori del Darione Nazionale, dove sfoggia tutta la sua mostruosa abilità tecnica al servizio di un’inquietante atmosfera di morte. Il sottogenere orrorifico del soprannaturale al suo meglio: uno dei pochi casi in cui le streghe fanno davvero paura, e non a caso il loro mestiere è quello di insegnante.

 

8 – LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI (1968)La notte dei morti viventi
di George A. Romero

Pietra miliare del cinema horror sugli zombi, senza di cui probabilmente i morti non sarebbero mai resuscitati per essere trasformati in mostri assetati di sangue, perlomeno nel cinema. Girato con un budget ridotto all’osso da Romero insieme a un gruppo di cineasti sbarbatelli, è ancora oggi una lezione di cinema: come fare tanta paura, con poco.

 

La mosca7 – LA MOSCA (1986)

di David Cronenberg

Opera estrema e disperata del Maestro canadese: la mutazione come autodistruzione, un film dell’orrore in cui le intuizioni narrative si reggono su sottile filo di inquietudine e di repulsione. L’apoteosi della poetica cronenberghiana, supportata da un enorme Jeff Goldblum: l’uomo è destinato a perdere il controllo e a far prevalere il mostro che abita dentro di lui.

 

6 – HALLOWEEN – LA NOTTE DELLE STREGHE (1978)
di John Carpenter

HALLOWEEN - LA NOTTE DELLE STREGHEUn’altra pellicola rivoluzionaria, punto di riferimento assoluto per chiunque si sia avvicinato al genere: ecco a voi Michael Myers, il malato mentale, colui che uccide perché non ha nessun motivo per non farlo. Realizzato con pochi denari, è un esempio di cinema tecnicamente sontuoso: la funzionalità della steadycam, giusto un po’ prima di Birdman.

 

 

NIGHTMARE - DAL PROFONDO DELLA NOTTE5 – NIGHTMARE – DAL PROFONDO DELLA NOTTE (1984)
di Wes Craven

Vi presento Freddy Krueger, il maniaco che abita negli incubi di tutti. E il film è il trionfo del senso di Wes Craven per il cinema, e per il metacinema: che sia sogno, subconscio o quotidiano, finzione o realtà, il Male è una presenza fissa, che non può essere estirpata. Tanti i sequel, ma vale soltanto Nuovo incubo (1994), dove il Maestro porta all’estremo la sua idea artistica.

 

 

4 – CARRIE – LO SGUARDO DI SATANA (1976) CARRIE - LO SGUARDO DI SATANA
di Brian De Palma

Sinfonico virtuosismo di Brian De Palma, tra piani sequenza e carrellate imponenti, per riflettere sull’orrore della giovinezza: mestruazioni, secchiate e vendette luciferine, ribadendo che il colore rosso sangue è quello che vive e abita dentro di noi. Capostipite del filone studentesco, dopo quarant’anni un cult ancora insuperato.

 

 

NON APRITE QUELLA PORTA3 – NON APRITE QUELLA PORTA (1974)
di Tobe Hooper

Da una parte, i ragazzi di città, libertini e pacifisti; dall’altra, i pazzi, i cannibali, i derelitti di provincia, gli schifosi, tutti coloro che non saranno mai integrati e non avranno mai un ruolo nel mondo, se non quello di massacrare chiunque si presenti al loro cospetto. Un capolavoro politico. Il rumore della motosega non sarà mai più come prima.

 

2 – SHINING (1980)SHINING
di Stanley Kubrick

Jack Nicholson è il lupo cattivo, emblema istrionico della schizofrenia e della frustrazione ontologica dell’essere umano. Il piccolo Danny Lloyd è la fuggente “luccicanza” dell’infanzia, e la superiorità della capacità immaginifica sulla fragilità della mente. Sullo sfondo, l’Overlook, albergo deserto abitato dal soprannaturale e da ciò che non si comprende.

 

 

 

L'Esorcista1 – L’ESORCISTA (1973)
di William Friedkin

Dominato da un’atmosfera subliminale che “vive” ogni fotogramma, è la più spaventosa (e complessa) riflessione sui temi della fede, dell’occulto e del metafisico che sia mai stata tradotta in immagini. Il protagonista è il Demonio, la cui presenza si esprimerebbe, secondo una buona parte del clero, attraverso disturbi mentali come isteria e psicosi. Quel che è certo è che, all’epoca, i malori in sala non si contarono.

Emiliano Dal Toso