INTERVISTA A JASMINE TRINCA: DOPO I TAVIANI E CASTELLITTO, IN AZIONE CON SEAN PENN

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Gunman
Jasmine Trinca e Sean Penn in The Gunman

Jasmine Trinca risponde al telefono da un treno, fra Roma e Milano, immersa fra le presentazioni stampa del nuovo film di Sergio Castellitto Nessuno si salva da solo, in sala dal 5 marzo, in cui vive un amore (forse) finito in coppia con Riccardo Scamarcio. Per lei sono giorni densissimi: è nei cinema, splendente in abiti trecenteschi, in Maraviglioso Boccaccio dei fratelli Taviani, ma poco più di una settimana fa era a Londra a dividere il red carpet con Sean Penn (sullo schermo, dividono anche il letto…) e Benicio Del Toro per la première del thriller action The Gunman, in uscita in Italia il 21 maggio. «In questo periodo in effetti c’è molto movimento », sorride l’attrice. «La mia vita ha sempre oscillato tra momenti più difficili, molto personali, e riconoscimenti di altro tipo. Ora stanno arrivando molte cose preziose: ho avuto già molta fortuna e per natura non penso troppo a quello che sarà. Mi sembra importante essere contenti della vita che si ha ».

Dal cinema d’autore all’action di The Gunman: come ha vissuto il salto?
Beh, mi piacerebbe rispondere che è come stare in un grande parco di divertimenti, e in parte lo è stato, anche perché è un film con grandissimi mezzi diverso dal cinema che ho sempre fatto. Però la presenza di Sean Penn riempie The Gunman di significato: dà al film d’azione un tocco autoriale, un po’ europeo. Penn è una persona molto intensa.

MARAVIGLIOSO_BOCCACCIo
Jasmine in Maraviglioso Boccaccio

Com’è stato invece ritrovarsi sul set di due mostri sacri, i Taviani, per di più in un classico come il Decamerone?
I Taviani hanno la grandezza delle persone speciali che hanno attraversato un tempo molto più interessante del nostro, con incontri più incisivi. Nonostante la grande esperienza, lavorano in modo assetato ed entusiasta, appassionato: abbiamo finito di girare questo film già cominciando a pensare a quello dopo. Hanno un’anima gentile ma molto incisiva sul lavoro degli attori. Ci hanno chiesto di immedesimarci nell’epoca, ma portando ognuno qualcosa di sé e della contemporaneità.

Nessuno si salva da solo, invece, racconta di una coppia d’oggi…
È la storia di un amore che si è consumato in maniera appassionata, e poi della sua crisi. Gaetano e Delia, i protagonisti, ormai separati, si ritrovano al ristorante per decidere delle vancaze dei figli: è una sorta di duello a tavola tra due persone che si sono molto amate e che, forse, si amano ancora.

nessuno si salva da solo
Jasmine con Riccardo Scamarcio in Nessuno si salva da solo

È il suo quinto film con Riccardo Scamarcio, dopo La meglio gioventù, Romanzo Criminale, Il grande sogno, e appunto Maraviglioso Boccaccio: fra di voi c’è un’intesa speciale?
Sì, una simpatia che è nata fin dall’inizio sul set di La meglio gioventù, anche se lì non lavoravamo insieme. Quella con Riccardo è l’intesa più autentica e forte che ho con un attore. Ora siamo amici, condividiamo anche aspetti della nostra vita privata e c’è familiarità tra noi, però quell’intesa è scattata fin dal primo momento.

Castellitto è un bravo regista dei sentimenti: secondo lei qual è la chiave del suo successo?
Sergio racconta i sentimenti e la vita in modo reale, semplice, nel miglior senso del termine. È una semplicità che corrisponde a tutti, che tocca nelle emozioni. Nel suo film ci sono momenti e personaggi differenti, ma ciascuno di noi può sentire una parte di identità con questa storia. Non abbiamo toccato i dialoghi già presenti nel libro di Margareth Mazzantini, ma li abbiamo resi carne.

Elisa Grando