KRISTEN STEWART: LA RAGAZZA SELVAGGIA

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Ovvero come Kristen Stewart è riuscita a passare dalla saga di Twilight al cinema francese finendo per essere chiamata perfino da Woody Allen. Alla ricerca di sé stessa

DI ANDREA MORANDI

Kristen Stewart e Julianne Moore
Kristen Stewart e Julianne Moore

La voce a scatti, le unghie mangiate e lo sguardo inquieto, la prima volta che la incontrammo – a Montepulciano, sul set di New Moon, quasi un’era fa – sembrava un animale in gabbia, una creatura selvatica caduta dentro un circo più grande di lei. Sei anni dopo, Kristen Stewart ha deciso di archiviare per sempre Twilight e gli incassi stratosferici della saga – oltre tre miliardi e mezzo di dollari – e sabotare sistematicamente la sua carriera a Hollywood, scegliendo solo progetti particolari, unici, quasi sempre indipendenti e spesso (purtroppo) inediti in Italia, dal notevole Camp X-Ray a The Runaways, il biopic su Joan Jett fino ai prossimi American Ultra e Anesthesia. Una scelta precisa, lontano dai grandi Studios, lontano dai riflettori puntati addosso, fuori tiro dai paparazzi che durante la relazione con Robert Pattinson le avevano reso la vita impossibile. E, perfino, lontano anche da Bella Swan, il suo alter ego, il personaggio creato da Stephenie Meyer che la Stewart si era cucita addosso non capendo, forse, il pericolo evidente, ovvero che finzione e reale si mescolassero, cancellando i confini tra lei e Bella, improvvisamente diventate un’unica cosa. «Ma ho imparato molte cose da lei » ci aveva detto, «Bella mi ha insegnato a vivere senza paura, e che se credi in quello che fai non devi avere mai paura di nulla ».

Kristen con il Premio César
Kristen con il Premio César

La lezione dev’essere stata mandata a memoria dalla bad girl californiana che, chiuso con Twilight, prima si è fatta portare via da Walter Salles sul set di On The Road da Kerouac, poi ha scelto di affiancare Julianne Moore in Still Alice e quindi, la decisione più clamorosa, di volare in Italia, in Alto Adige, in Engadina, per girare Sils Maria a fianco di Juliette Binoche e Chloe Moretz – che in Dvd uscirà il prossimo 5 maggio in Italia – un ruolo che le è valso il César come miglior attrice non protagonista, prima americana a vincere l’ambito premio solitamente dedicato solo a interpreti francesi. «Grazie a Juliette Binoche, ti adoro, sei un modello per me », ha detto la Stewart ritirando il premio, un po’ goffa, imbarazzata, le mani sudate e tremanti tra gli applausi dei diffidenti francesi. In quel preciso momento, mentre l’ex compagno e socio di Twilight, Robert Pattinson, se ne stava in giro per l’Europa con la nuova fiamma – la neodiva pop FKA Twigs – si è capito che a Kristen Stewart era riuscita l’impresa impossibile: aveva seminato Bella Swan, lasciata nei boschi fuori Seattle, assieme a lupi e vampiri, abbandonata per sempre. Finalmente era solo Kristen Stewart.

Kristen Stewart e Nicolas Hoult
Kristen Stewart e Nicolas Hoult

Dopo l’ultima notizia arrivata proprio ieri, ovvero la chiamata di Woody Allen per il nuovo film di cui ancora si sa poco o nulla, la Stewart sembra ormai determinata a una carriera fatta di scelte ben precise: rifiutato il sequel di Biancaneve e il cacciatore, ha preferito il folle e lisergico American Ultra assieme all’amico Jesse Eisenberg – in sala per Adler a fine anno in Italia – nonché il piccolo sentimentale Equals, diretto dall’ottimo Drake Doremus, altra storia d’amore in cui questa volta il suo compagno di set sarà Nicholas Hoult. E, inevitabilmente, sono già iniziate a rincorrersi voci su un presunto flirt tra i due. Ma è tanto importante? No, soprattutto per lei, berretto in testa e cuffie sulle orecchie, pronta a mostrare il dito medio ai fotografi che la inseguono all’aeroporto, in costante fuga da qualcosa che non aveva preventivato, sempre più selvatica, sempre più ribelle, a costo anche di pagarne le conseguenze, soprattutto economiche, visto che difficilmente vedrà più assegni da 10 milioni di dollari come quello che le avevano offerto per l’ultimo capitolo di Breaking Dawn. «Perché le ragazze amano tanto Bella? » ci aveva confessato la Stewart, chiudendo quell’intervista a Montepulciano. «Perchè è una ragazza aperta, onesta e vulnerabile. E ha il coraggio di ammettere anche le sue debolezze ». Esattamente come lei.