Trent’anni fa, il 2 luglio 1986, veniva alla luce una delle star più acclamate e problematiche di Hollywood, Lindsay Lohan. Attrice modella e cantante, la bad girl di origini italo-irlandesi è esplosa giovanissima: la sua carriera è iniziata alla tenera età di tre anni, a dodici ha raggiunto il successo con Genitori in trappola, per recitare poi in film indimenticabili come Quel pazzo venerdì, Herbie – Il super Maggiolino, Mean girls, Radio America (ultimo film di Robert Altman) e Georgia Rule.
Però non è tutto oro quello che luccica: come successe alla collega Drew Barrymore, da enfant prodige a ragazza inquieta e problematica il passo è stato davvero breve. Droga, alcol e sopratutto guai con la legge: LiLo dal 2007 ha riempito le pagine dei giornali più per la sua tumultuosa vita che per i successi in campo artistico. Ora, a trent’anni, sembra essersi ripresa completamente: ha appena finito di girare il thriller The Shadow Within di Tiago Mesquita, ha annunciato che sta lavorando al suo terzo album da solista e ha anche dichiarando a Vanity Fair di sentirsi pronta per scrivere la sua autobiografia.
«Sono in procinto di scrivere un libro e sono entusiasta di poter condividere le mie esperienze personali, come superare certi ostacoli. Posso far sapere a tutti che chiunque ha alti e bassi nella vita, dai quali ci si può risollevare se entriamo in contatto con il nostro io interiore e il nostro lato spirituale. Sono grata di essere dove sono, sono forte e ho permesso a me stessa di accettare i miei difetti. Spero che le mie parole possano essere di aiuto a chi ha bisogno di una guida quando si troverà in un momento complicato». Intanto la Lohan si prepara a spegnere le fatidiche trenta candeline sull’isola greca di Mykonos, uno dei luoghi di divertimento sfrenato per antonomasia, insieme al fidanzato, l’ereditiere russo Egor Tarabasov, che ha organizzato per lei una festa faraonica. Riuscirà Lindsay a riconquistare Hollywood?
