MR. HOLMES: UN’ALTRA GIOVINEZZA

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DI ALESSANDRA DE LUCA

Dopo la rilettura pop di Guy Ritchie e la serie di Benedict Cumberbatch ecco Mr. Holmes, la versione agée del popolare detective con il grande Ian McKellen. Ce lo racconta il regista Bill Condon

Mr. HolmesIl senso di Bill Condon per il musical – ha diretto Dreamgirls, ha sceneggiato Chicago e ha terminato le riprese de La Bella e la Bestia, versione live action del classico d’animazione disneyano – va di pari passo con la sua passione per i personaggi iconici, realmente esistiti (come i protagonisti di Demoni e dei, Dreamgirls, Kinsey) o di finzione (Breaking Dawn). L’obiettivo? Quello di raccontarci il loro volto sconosciuto, quello più fragile e imperfetto, capace di umanizzare se non proprio desacralizzare miti e leggende. E così se Sir Ian McKellen era in Demoni e Dei il regista di Frankenstein, James Whale, alla fine dei suoi giorni, lo stesso attore interpreta questa volta un vecchio Sherlock Holmes in Mr. Holmes, in sala ora, ormai confuso dall’età, alle prese con un caso mai risolto che torna a ossessionarlo. Un detective dunque assai diverso da quello energico e sfrontato reinterpretato in chiave pop da Robert Downey Jr. con la complicità di Guy Ritchie. E di investigatori Condon se ne intende: suo padre era un detective di New York e i suoi racconti, che tanto lo affascinavano da ragazzino, devono aver certamente influenzato la decisione del regista di realizzare questo film.

Mr. HolmesL’Holmes di Condon per giunta non è il personaggio di finzione nato dalla fantasia di Conan Doyle (che però in vecchiaia allevava api proprio come questo Sherlock), ma un detective realmente esistito, le cui indagini sono state scritte dal fedele John Watson e portate sullo schermo da numerosi film, con grande disappunto dello stesso protagonista. «Sarebbe molto divertente se il pubblico pensasse che Sherlock Holmes fosse realmente esistito », ci racconta Condon ridendo, «e d’altra parte io l’ho trattato come una persona che vive nel nostro stesso mondo. Nel costruire un personaggio non cambia molto se sia ispirato a qualcuno di reale oppure no. Mi piace raccontare la vita delle persone vere, scoprire aspetti della loro esistenza che nessuno conosce, anche se non hai la possibilità di inventare troppo. Ma d’altra parte anche quando affronti film di invenzione come Twilight hai molte responsabilità nei confronti dei fan. Si, nel film Holmes è deluso dai ritratti cinematografici che gli hanno dedicato, io invece amo in particolare Robert Stephens in La vita privata di Sherlock Holmes di Billy Wilder ». Con le aspettative del pubblico invece Mr. Holmes gioca parecchio. «Nel film ci sono diversi Sherlock, quello anziano e confuso, quello giovane e determinato, quello iconico frutto dell’elaborazione cinematografica. In questo film riesce a usare ancora il suo leggendario talento intuitivo, ma questa volta a partire dagli indizi del piccolo mondo che lo circonda, e questo regala alla storia una dimensione più intima ed emotiva ».

Mr. HolmesE per esprimere le emozioni di questa storia basata sul romanzo Un impercettibile trucco della mente (Giano editore) di Mitch Cullin non poteva esserci che un solo attore, Ian McKellen, per molti ancora Gandalf il Grigio. «Un’icona che recita un’icona. C’era bisogno della sua statura, della sua sensibilità, della sua grande intelligenza per questo personaggio, ma anche dei suoi profondi occhi blu che ci raccontano il lavorio della sua testa. Insieme nella fase di preparazione del film abbiamo sviluppato Holmes parlando moltissimo, e Ian è un attore straordinariamente generoso nell’offrire la sua visione del personaggio ». Condon lo ha diretto anche nei panni di Tockins, un severo e bonario orologio maggiordomo che canta e balla nel musical La Bella e la Bestia, dove i personaggi di animazione disneyani, compresa la teiera Mrs. Potts (Emma Thompson) e il candelabro Lumiere (Ewan McGregor), sono in carne ed ossa. Al suo fianco anche Emma Thompson, Luc Evans, Kevin Kline, Dan Stevens, Stanley Tucci. «La Disney non era sicura di fare un musical, ma siamo sinceri, quello è un film perfetto, come potevamo noi fare a meno di canzoni come Stia con noi? ».

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