ROMAFF10: JOEL COEN E FRANCES MCDORMAND SI RACCONTANO TRA PRIVATO E VITA SUL SET

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Coppia sul set e come nella vita, il regista Joel Coen e l’attrice Frances McDorman, guidati dal Direttore artistico della Festa del Cinema di Roma, Antonio Monda, hanno raccontato alcuni aspetti legati alla condivisione della sfera lavorativa e privata durante una conferenza stampa che ha preceduto il primo degli Incontri Ravvicinati con il pubblico, paralleli alle proiezioni

Bood Simple
Bood Simple

Neanche il tempo di scendere dall’aereo che da New York li ha portati a Roma, che Joel Coen e Frances McDormand sono corsi in direzione Auditorium Parco della Musica per sedersi sulle poltrone rosse del palco della Sala Petrassi, pronti a rispondere ai quesiti della stampa che hanno preceduto il primo degli Incontri con il pubblico voluti dal Direttore artistico della Festa del Cinema di Roma, Antonio Monda, il quale ha tenuto a precisare – prima di dare il via alle domande – che «non si tratta di un incontro puramente cinematografico ». Look casual ed (auto)ironia sono gli ingredienti con i quali la coppia si è presentata al parterre di giornalisti, raccontando il loro incontro, nato come professionale per poi mutare in una relazione che li lega da oltre trent’anni. «Ci siamo conosciuti in una sala conferenze a New York quando stavamo facendo i provini per Blood Simple. Per il suo personaggio, prima di lei avevamo pensato ad Holly Hunter che avevamo visto a Broadway e l’avevamo invitata per parlarle del film ma ci disse che non poteva partecipare perché impegnata con un altro lavoro a teatro. Così Holly lo disse alla sua compagna di stanza dell’epoca, Frances ».

Joel Coen e Frances McDormandE proprio grazie ad un film i due si sono incontrati, sebbene inizialmente, l’attrice avesse rifiutato il provino, come racconta la stessa McDormand: «Mi diedero solo delle scene, non sapevo nulla del film. Dopo averle provate mi chiesero di tornare il giorno dopo, nel primo pomeriggio. Io dissi di no perché quello che all’epoca era il mio ragazzo aveva recitato in una soap opera. Aveva solo due battute ma la sua puntata l’avrebbero trasmessa in tv proprio il giorno dopo e non potevo perdermela. Così mi dissero di andare più tardi. Credo che sia per questo, perché ho detto no, che ho avuto la parte! ». Durante l’incontro poi, il regista, ha raccontato anche dettagli più tecnici legati alla collaborazione cineasta/attrice che li lega, parlando della genesi dei personaggi affidati alla moglie nei film firmati in coppia con il fratello Ethan. «Tranne per Blood Simple, tutti gli altri ruoli che Frances ha interpretato li ho scritti immaginando lei. Anche se questo in realtà non riguarda solo Frances ma anche gli altri attori con i quali lavoro più spesso ».

Ave, Cesare
Hail, Cesar!

Joel Coen e Frances McDormand non solo l’unica coppia del mondo del cinema legata dal doppio legame sentimentale/lavorativo, eppure la loro unione, fin dall’inizio, ha sempre suscitato grande curiosità, forse legata proprio all’universo filmico che rappresentano e alle amicizia con le quali hanno condiviso set e privato. «Avevamo preso una grande casa in affitto a Los Angeles che condividevamo con Ethan, Holly Hunter, Sam Raimi. Per un po’ di tempo c’è stata anche Kathy Bates e il suo fidanzato. Ma non pensiate che eravamo artisti che vivevano in una comunità. Eravamo semplicemente poveri e ci toccava dividere l’affitto tra più persone possibili! » precisa, ridendo, l’attrice, ricordando gli inizi delle loro carriere. Sei film girati insieme, da Sangue Facile a Burn After Reading, ed un settimo in arrivo, Hail, Cesar! – la commedia corale della quale è stato rilasciato il trailer pochi giorni fa – uniti ad oltre trent’anni di matrimonio. Qual è il segreto? La risposta arriva sempre dall’attrice premio Oscar che non ci pensa troppo e afferma: «Il segreto è avere storie diverse da raccontare. Abbiamo avuto una vita autonoma dal punto di vista professionale che ci ha permesso, durante gli anni, di tornare a casa e avere molto di cui parlare. Per noi poi è stata importante la presenza di nostro figlio. L’esperienza più esaltante del nostro matrimonio. La nostra relazione è stata scandito da tre decadi: nella prima abbiamo lavorato molto insieme, poi per vent’anni abbiamo cresciuto nostro figlio e ora che lui non abita più con noi inizia una nuova fase per la nostra coppia. Anche per quello ho amato recitare in Olive Kitteridge, perché raccontava l’intero arco di un lungo matrimonio ».

Olive Kitteridge
Olive Kitteridge

Proprio Olive Kitteridge, la miniserie della HBO basata sull’omonimo romanzo di Elizabeth Strout e vincitrice di otto Emmy Awards, che ha regalato alla McDormand forse il ruolo più bello della sua carriera, è lo spunto per spostare la conversazione dai lidi familiari e mettere in campo opposte visioni sul mutamento della fruizione cinematografica e sul grande successo ottenuto dalla serialità.
«Per quel che mi riguarda trovo molto stimolante il linguaggio delle serie. Come donna, inoltre, ho notato come il mondo della tv abbia offerto molti più ruoli femminili. Sono certa che non avrei potuto raccontare un personaggio come Olive Kitteridge in novanta minuti. In quattro ore invece ho avuto modo di approfondire la sua psicologia e credo che sia molto meglio dal punto di vista narrativo. L’importante per me è la qualità con cui vengono fatti questi prodotti. Olive Kitteridge, ad esempio, è stato girato in 35 mm, con un direttore della fotografia che aveva sempre e solo fatto film » afferma l’attrice di This Must Be The Place. Di parere totalmente opposto il marito Joel Coen: «Non guardo la tv e non vado neanche tanto spesso al cinema! Io e mio fratello abbiamo trovato nel cinema qualcosa di perfettamente congeniale rispetto a quello che vogliamo raccontare. La riduzione del formato poi non mi interessa affatto. Non vedrei mai Lawrence d’Arabia sul telefonino! Anche se devo ammettere che la mia prima esperienza cinematografica è stata televisiva. Da ragazzino vedevo i film nella tv in bianco e nero, interrotti dalla pubblicità e quell’esperienza per me è stata importante come quella della sala ».

Non ci resta dunque che aspettare di vedere Joel Coen e Frances McDormand collaborare nuovamente insieme, per aggiungere un nuovo tassello alla loro vita professionale ed affettiva, in Hail, Cesar!, pellicola della quale il regista accenna una brevissima sinossi. «Il film uscirà a febbraio. Si focalizza sulle vecchie forme di cinema. Gira attorno ad uno studio cinematografico del 1951 e mostra come venivano fatti i vecchi film ».

Manuela Santacatterina