SERIE TV: “EMPIRE”, LA GUERRA A COLPI DI DISCHI

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Dopo il successo negli Stati Uniti, il 3 marzo arriva anche in Italia Empire, la serie TV targata Fox scritta e prodotta da Danny Strong e dal nominato all’Oscar Lee Daniels

empire-cast-serie-tv-ciakCosa succede negli studi di registrazione della major, dove si incidono hit da milioni di dollari e si creano a tavolino quelli che sono – o saranno – gli idoli musicali di mezzo mondo? Semplice, c’è una vera e propria guerra. È quello che ci dice Empire, la nuova serie firmata Fox che, dopo il successo negli States, è arrivata anche in Italia, proprio sul canale Fox Tv (dal 3 marzo), in esclusiva sulla piattaforma satellitare di Sky. La serie, composta da dodici episodi ma già rinnovata per una seconda, oltre che a trascinare lo spettatore tra gli oscuri uffici di una casa discografica, è impreziosita dalla soundtrack originale prodotta da Timbaland e da un cast eccezionale, composto da Terrence Howard, Traji P. Henson e con guest star del calibro di Cuba Gooding Jr., Courtney Love, Macy Gray e, pensate un po’, Naomi Campbell.

Empire, scritto e prodotto da Danny Strong e dal candidato all’Oscar Lee Daniels, si avvale proprio della regia di Daniels per il pilot che, attraverso piani sequenza, flashback e musica R’n’B, sale sui verticali uffici della Empire Entertainment, casa discografica diretta dal plurimiliardario nonché ex-criminale Lucious Lyon. Lucious, oltre ad avere un conto in banca stratosferico e un potere immenso – tanto da chiamare il Presidente Obama con il nome di battesimo -, ha anche tre figli troppo diversi tra loro, l’ex-moglie Cookie, appena uscita dalla galera – e pronta a riprendersi quello che le spetta – e una malattia degenerativa che gli ha ”promesso” altre tre anni di vita. L’Empire, dunque, ha bisogno di un erede ma nessun di loro sembra visto di buon occhio da Lucious: Jamal, bravo con la musica e la voce è sempre stato emarginato dal padre per via della sua omosessualità; Andre è troppo pigro e incravattato; mentre Hakeem è viziato e spocchioso. Spinti da Cookie e da Lucious verranno messi l’uno contro l’altro, in un’escalation drammatica e violenta che li porterà a capo dell’Impero musicale.

A metà tra il Re Lear di Shakespeare e la Street Culture fatta di Nigga, Bro e Gangsta-Rap, Empire, con una scrittura POP e una regia ricercata, mixa – per restare in tema – vari temi, come la lealtà, la verità inscindibile dalla menzogna e le ”regole” non scritte di un certo universo musicale, pur mettendo al centro della narrazione una famiglia che oltrepassa (ma non dimentica) un trascorso criminale, facendosi la guerra per conquistare un Regno in cui il Dio Denaro è il vero e proprio imperatore. Scovando gli scheletri nascosti dello show biz discografico, dove le firme sui contratti sono più pericolose delle pallottole, con una New York City sempre e comunque protagonista ma osservata solo dalle finestre dei piani alti, la nuova serie Fox centra da subito il sound giusto, promettendo al pubblico moltissimi colpi di scena senza nessuna esclusione di colpi, in una guerra combattuta con armi cariche di dollari e vendette.

Damiano Panattoni