I kolossal più attesi di questa stagione si sono sfidati al botteghino in una battaglia all’ultimo dollaro. Vediamo insieme i top e i flop della caldissima estate cinematografica americana appena conclusa!
TOMORROWLAND – IL MONDO DI DOMANI (22 maggio)
di Brad Bird
Tempi duri ad Hollywood per i divi come George Clooney. Anche il bel George, infatti, si è dovuto arrendere alla dura legge del box office e il fantasy da 190 milioni di dollari di cui è protagonista verrà, da molti, ricordato semplicemente per essere stato uno dei peggiori fiaschi dell’anno in grado di generare perdite per oltre 120 milioni.
SAN ANDREAS (29 maggio)
di Brad Peyton
Il mastodontico Dwayne âThe Rockâ Johnson dimostra ad ogni film di meritarsi il soprannome di âViagra Franchiseâ. Il catastrofico San Andreas ha incassato 154 milioni di dollari e occupa il nono posto nella classifica internazionale dei più visti dell’anno.
JURASSIC WORLD (12 giugno)
di Colin Trevorrow
Il Re indiscusso non solo dell’estate ma di tutto il 2015 con 1.6 miliardi di dollari è lui: Jurassic World. Contro ogni pronostico il quarto capitolo del franchise ha spazzato via tutti i rivali polverizzando diversi record d’incasso (miglior weekend d’esordio della storia del cinema negli Usa, miglior esordio internazionale di sempre, record del miliardo di dollari guadagnato nel minor tempo possibile). Un successo incredibile che inevitabilmente porterà ad un sequel nel 2018.
TED 2 (26 giugno)
di Seth MacFarlane
81 milioni di dollari (220 in tutto il mondo) non sono certo bruscolini, ma il primo film con protagonista lo sboccato orsacchiotto del titolo aveva portato nelle casse della Universal mezzo miliardo di dollari. Tradotto: dall’accoppiata Seth MacFarlane-Mark Wahlberg era lecito aspettarsi qualcosa in più.
MAGIC MIKE XXL (1 luglio)
di Gregory Jacobs
Per i fustacchioni capeggiati da Channing Tatum vale lo stesso discorso fatto per Ted 2. Anche in questo caso incassare 65 milioni al botteghino casalingo e 120 in tutto il mondo non è poco (specie se hai a disposizione un budget di appena 15 milioni) ma tre anni prima, e con un budget di 7, gli stripper tutti ceretta e addominali avevano fatto strappare biglietti per 113 milioni di dollari solo sul territorio nordamericano.
TERMINATOR: GENISYS (1 luglio)
di Alan Taylor
L’atteso ritorno di Arnold Schwarzenegger nei panni dell’iconico T-800 12 anni dopo Terminator 3 non è stato dei più fortunati. Il pubblico di casa ha quasi ignorato il quinto episodio della saga (costato 155 milioni di dollari) che, nonostante la distribuzione anche nei formati IMAX e 3D, ha incassato appena 90 milioni ed è stato battuto persino dal criticatissimo Terminator Salvation che di dollari, in patria, ne aveva incassati 125 milioni. In soccorso del âpoveroâ Schwarzy è, però, arrivato il mercato cinese e Terminator: Genisys è riuscito a superare i 400 milioni. La faccia è salva, ma il sequel forse no.
MINIONS (10 luglio)
di Pierre Coffin e Kyle Balda
I piccoli e irresistibili aiutanti gialli di Gru in uno spin-off che ha generato introiti per oltre 1.1 miliardi di dollari. Servono altre parole?
ANT-MAN (10 luglio)
di Peyton Reed
Il film numero 12 dei Marvel Studios non ha risentito del cambio di regia in corso e ha chiuso la Fase 2 dell’MCU con 400 milioni di dollari d’incasso. Niente male per l’uomo-formica che a breve farà il suo debutto anche sul mercato cinese dove avrà l’occasione di raggiungere il mezzo miliardo di dollari.
PIXELS (24 luglio)
di Chris Columbus
Doveva essere una sorta di nuovo Ghostbusters e, invece, Pixels non ha fatto altro che certificare il declino di un comico, un tempo amatissimo in patria, come Adam Sandler. 75 milioni incassati a fronte di un budget di quasi 90. Troppo poco.
MISSION: IMPOSSIBLE – ROGUE NATION (31 luglio)
di Christopher McQuarrie
Dopo 8 settimane il quinto film della saga è ancora nella top-ten dei più visti. Più passa il tempo e più il pubblico ha voglia di ammirare le acrobazie dello spericolato agente segreto interpretato da Tom Cruise. M:I-Rogue Nation è a un passo dai 200 milioni casalinghi e worldwide ha superato i 650 milioni. Missione compiuta agente Hunt!
FANTASTIC 4 Â -I FANTASTICIÂ QUATTROÂ (7 agosto)
di Josh Trank
Il nuovo Fantastic 4 aveva fatto parlare (in negativo) di sé già molto prima dell’uscita per le scelte di casting che hanno stravolto l’iconografia classica del fumetto (su tutte la scelta di assegnare il ruolo di Johnny Storm all’attore di colore Michael B. Jordan) e per le difficoltà incontrate da Trank nella direzione del suo primo film ad alto budget (il materiale girato dal giovane regista ha insoddisfatto talmente tanto i vertici dello studio che, in preda al panico, hanno fatto rigirare in tutta fretta una parte del film, finale compreso, ai produttori Simon Kinberg e Hutch Parker). L’esito disastroso al botteghino (perdite stimate in 60-80 milioni), perciò, non è affatto una sorpresa. Fantastic Flop.
OPERAZIONE U.N.C.L.E. (14 agosto)
di Guy Ritchie
Gli ingredienti per il successo c’erano tutti (regista glamour, attori giovani e belli, spy-story ricca di colpi di scena) ma evidentemente si è sbagliato il dosaggio. Operazione U.N.C.L.E. (costato 75 milioni) ha incassato meno di 50 milioni negli Usa e 100 in tutto il mondo. Un autentico fiasco con perdite per oltre 50 milioni.
HITMAN: AGENT 47 (21 agosto)
di Aleksander Bach
Il reboot di Hitman, dall’omonima saga videoludica, non ha funzionato per niente (22 milioni incassati al domestic box office). Per fortuna della Fox il budget contenuto (35 milioni) ha permesso di limitare le perdite.