SPECIALE REESE WITHERSPOON: LA FIDANZATINA D’AMERICA È CRESCIUTA

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WildUn paio di scarponcini da trekking troppo stretti simboleggiano il ritorno sul grande schermo di Reese Witherspoon in un ruolo, quello di Cheryl Strayed in Wild, pellicola diretta da Jean-Marc Vallée, già regista dell’acclamato Dallas Buyers Club, che rappresenta, al tempo stesso, una consacrazione e una rinascita professionale per l’attrice di Nashville. La sua interpretazione emotivamente e fisicamente estenuante nella pellicola, così intensa da valerle una nomination all’ultima edizione degli Academy Awards, coincide con l’inizio di un nuovo percorso lavorativo non solo in veste di attrice ma anche come produttrice grazie alla sua casa di produzione, la Type A.

PleasentvilleFondata proprio per permetterle di dedicarsi a progetti cinematografici originali, slegati dalle mode che governano Hollywood e che faticano a ritagliare spazi interessanti per interpreti femminili spesso incasellate in ruoli simili, la Type A è dietro anche ad un altro recente successo cinematografico: Gone Girl. La pellicola, diretta da David Fincher, che ha regalato a Rosamunde Pike il ruolo della fredda e calcolatrice Amy ha visto la luce anche grazie all’attrice che ha preso parte alla produzione del film tratto dal romanzo di Gillian Flynn.

l'uomo-della-lunaUn debutto cinematografico il suo che risale a quasi venticinque anni fa quando ha interpretato il ruolo di Dani, adolescente problematica, nel drammatico L’uomo della Luna diretto da Robert Mulligan. Dopo aver preso parte a pellicole avventurose (Sulle orme del vento) e commedie come Un eroe piccolo piccolo nella quale condivide il set con Danny De Vito, nel 1998 interpreta il ruolo di Mel Ames nel thriller tinto di noir, Twilight, nel quale Robert Benton la dirige in un cast corale che la vede affiancare Paul Newman, Susan Sarandon e Gene Hackman.

ElectionLa fine degli anni ’90 coincide con la definitiva trasformazione di Reese Witherspoon nella fidanzatina d’America, icona delle pellicole teen, senza però mai che questo mettesse in discussione le sue capacità recitative. La vediamo tornare indietro nel tempo, nel 1958, per portare letteralmente il colore in una cittadina dalla tipica mentalità conservatrice americana in Pleasantiville di Gary Ross e vestire i panni dell’innocente Annette Hargrove nel teen-drama Cruel Intentions, riadattamento cinematografico de Le relazioni pericolose di Choderlos de Laclos per poi scardinare l’immagine dell’adolescente dolce e perfetta grazie al ruolo della perfida Tracy Flink, ossessionata dall’idea di essere eletta rappresentante del Consiglio di classe, nella commedia Election di Alexandre Payne.

la-rivincita-delle-biondeIl 2001 rappresenta un’altra tappa del percorso professionale dell’attrice del Tennessee grazie al ruolo forse più famoso della sua carriera: Elle Woods ne La Rivincita delle bionde. Da ragazza viziata e superficiale che passa le sue giornate sfogliando riviste di moda a studentessa di legge ad Harvard in tailleur rosa shocking, Elle fa della Witherspoon la regina della commedia americana grazie ad un ruolo apparentemente antipatico per il grande pubblico che la sua interpretazione rende invece irresistibile e che riprenderà nel sequel Una bionda in carriera.

Walk-the-LineTra ruoli in costume (L’importanza di chiamarsi Ernest, La fiera delle vanità) e commedie romantiche (Tutta colpa dell’amore) Reese Witherspoon prosegue inarrestabile la sua corsa verso l’Oscar che arriva nel 2005 grazie al ruolo della cantautrice folk June Carter in Walk The Line, biopic dedicato alla vita di Johnny Cash interpreto da Joaquin Phoenix con il quale è tornata a lavorare nel recente adattamento del romanzo di Thomas Pynchon, Inherent Vice, diretto da Paul Thomas Anderson nel quale interpreta il vice procuratore di Los Angeles con un look hitchcockiano.

MudIn questi ultimi dieci anni ha poi preso parte ad un numero di pellicole che spaziano dal thriller (Rendition, Devil’s knot) al dramma (Mud), progetti che non hanno fatto altro che consolidare la sua maturità artistica e le hanno permesso di scrollarsi definitivamente di dosso l’immagine dell’american sweetheart tanto da non temere un passo falso tornando alla commedia nel suo stato più puro in Fuga in tacchi a spillo, nel quale interpreta una severa poliziotta chiamata a proteggere la vedova di un criminale della droga interpretata da Sofia Vergara. Si apre dunque un nuovo capitolo professionale per una delle poche attrici hollywoodiane, al pari di Meryl Streep, capace di gestire la propria immagine e la propria carriera con la lungimiranza e l’attenzione necessarie per non rimanere intrappolata in un limbo di ruoli ripetitivi.

Manuela Santacatterina