Stasera in tv: Mister Felicità, la commedia di Alessandro Siani disoccupato innamorato

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 Il 13 gennaio va in onda su RaiUno la commedia del comico napoletano che sorride sulla disoccupazione ( e disillusione) di un trentenne d’oggi

La trama –  Martino (Siani), disoccupato che vive mantenuto dalla sorella a Lugano, incontra un guru del pensiero positivo, il Dottor Gioia (Abatanutono) e capisce che può far soldi spacciandosi per lui. Con lo pseudonimo di Mister Felicità, Martino viene inviato a guarire dalla depressione Arianna, una campionessa di pattinaggio (Cucci) in crisi dopo una caduta. L’amore per la ragazza gli farà cambiare completamente idea sulla vita.

 

«La felicità è incerta, la sofferenza è sicura»sentenzia il disoccupato e pessimista cronico Martino interpretato da Alessandro Siani: parole che suonano verissime in tempi critici come questi, ma che il comico napoletano prova a ribaltare nella sua ultima commedia Mister Felicità, in onda su Rai Uno il 13 gennaio 2018 alle 21.25. E’ la favola romantica “in stile Siani” numero tre, dopo Il principe abusivo (2013) e Si accettano miracoli (2015): una commedia degli equivoci gentile dove si ride anche se l’amore resta in primo piano. La formula ritorna non a caso, perché «delle storie mi piace soprattutto la parte romantica. I miei film sono senza parolacce e doppi sensi: è chiaro che diventano un po’ favola. Ma preferisco così quando il film si rivolge a un pubblico ampio».

«Mister Felicità per un comico è un titolo ingombrante, porta grandi aspettative. Ma era quello più giusto per raccontare la storia di Martino, uno spiantato, un indolente, un nostalgico napoletano che non ha nessuna voglia di affrontare il mondo», spiega Siani. «In Il principe abusivo raccontavo le differenze tra ricchi e poveri, in Benvenuti al Sud quelle tra settentrione e meridione, con questo film racconto l’ottimismo contro il pessimismo. Martino però, a differenza del classico indolente napoletano, è geloso e trova una chiave di svolta nella rinascita emotiva».

Il film si apre sulla citazione di una massima di Confucio: “La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel rialzarsi dopo ogni caduta”. Dice Siani: «Viviamo un periodo di grande confusione generale, sono venute a galla rabbia, cattiveria e paura. In punta dei piedi il film cerca di dire: auguriamoci che una strada ci possa essere». Mister Felicità riprende la disillusione caratteristica di tanti personaggi della tradizione partenopea, un sentimento tornato molto attuale: «Martino è un personaggio che tanti  sentiranno vicino: c’è chi ha un nipote, chi il fidanzato della figlia o un amico che si trova in questo preciso istante italiano a raccontare la disillusione. Quando la sorella gli dice “La felicità è dietro l’angolo”, lui risponde: “E si vede che io ho preso una rotatoria”».

Uno dei picchi comici del film arriva con il quadretto surreale di un gruppo di camorristi che ripetono uno scambio di battute esilarante che diventa il tormentone del film. E il feeling comico è perfetto anche tra Siani e Diego Abatantuono, nei panni di un mental coach della positività che motiva sportivi e star: «Nei film precedenti ho già avuto la possibilità di lavorare con grandi attori come Claudio Bisio, Fabio De Luigi e Christian De Sica. Abatantuono ha una straordinaria capacità di improvvisazione: al cinema non è semplice. Se fai una scena pensando di far ridere, non funziona. Invece abbiamo recitato come se fosse tutto reale e molte scene sono nate proprio  sul set».

E poi c’è la donna, qui la pattinatrice Arianna (Elena Cucci), che . sempre il motore di un cambiamento: «Nei miei film la donna ha sempre un’immagine un po’ da principessa: avere accanto una persona gentile ed elegante esalta i modi burberi del mio personaggio e crea un meccanismo comico. Ma in generale, la vedo così perché l’amore è quello che più conta in un film. E io sono un tipo romantico».

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