Un’estate da brivido al MIC di Milano

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Dal 12 giugno, al MIC (Museo Interattivo del Cinema) di Milano appassionati e cinefili potranno combattere l’afa estiva con una visita speciale ai freschi laboratori del museo, dove in un ambiente rigorosamente controllato sono conservate le collezioni storiche della Cineteca Italiana, circa venticinquemila titoli in 35mm tra i più importanti della cinematografia mondiale.

Visita archivio MIC con smartglass Epson Moverio BT-200

Il tour multimediale è stato pensato dal MIC in collaborazione con Epson, azienda leader nel mercato informatico, che ha messo a disposizione le nuove tecnologie “indossabili” di visualizzazione e Realtà Aumentata – gli “occhiali intelligenti” Moverio BT-200 – per offrire al pubblico nuove forme d’interazione con l’archivio filmico. Questi speciali smartglass semitrasparenti con visore integrato, leggendo e interpretando automaticamente speciali “etichette” (codici QR) disseminate sugli scaffali dell’archivio, permettono di visualizzare spezzoni di film famosi: che per questa prima iniziativa, non a caso chiamata “Un archivio da paura”, sono tutti di genere thriller o horror, dai classici del cinema muto in avanti. Brividi assicurati, dunque, mentre ci si aggira nelle penombre dell’archivio…

Al MIC un archivio storico di 25.000 pellicolePer Matteo Pavesi, Direttore Generale della Fondazione Cineteca Italiana, il progetto è nato dall’esigenza di svelare l’aspetto più intimo del museo, che è proprio l’archivio dei film e delle pellicole, con il loro valore non solo simbolico o archivistico, ma anche storico e sociale. E poiché il cinema oggi non viene più stampato su pellicola, attraverso le nuove tecnologie si è cercato di raccontare e valorizzare l’archivio storico per sensibilizzare il pubblico, anche e soprattutto i più giovani, su contenuti che sono già storia.

Un’iniziativa, peraltro, che vede nel MIC il primo archivio europeo a dare accesso a un’utenza non specializzata al proprio “sancta sanctorum”, adottando tecnologie innovative come quella di Epson. Un partner tecnologico importante per il museo, che oltre ai citati occhiali Moverio ha fornito sia gli scanner con cui è stato avviato in modo sistematico il processo di digitalizzazione dell’enorme catalogo fotografico della cineteca sia lavagne interattive e videoproiettori a focale ravvicinata, che rendono la visita un’esperienza suggestiva, evocativa, stimolante e, come si usa dire oggi, partecipata.

Sergio Lorizio