CIAK IN MOSTRA: IL BELLO DI “THE DANISH GIRL”

È la cura della confezione. Einar Wegener/Lili è il primo caso (documentato) di transgender della storia. Tom Hooper (regista laureato con Il discorso del re e con I miserabili-musical) ricrea la Copenhagen del 1926 con sensibilità fotografica (vedi la bellezza della natura inquadrata all’inizio come alla fine) e scenografica da produzione sciccosa quale ci ha abituati e costruisce sui palpiti di Eddie Redmayne (giovane e talentuosissimo, con qualche sospetto di gigioneria sia pure nei mezzi toni, vedi anche La teoria del tutto) la vicenda di un noto pittore ben maritato con una collega (Alicia Wikander sorprendente e luminosa) che sente di avere da sempre un’anima di donna sepolta dentro di sé (la mimesi e il trucco impressionano). Dalla giocosa rivelazione (e la sceneggiatura gioca sempre sui doppi significati) al dramma delle conseguenze psicologiche, sentimentali e anche sociali, sino alla rischiosa operazione mai tentata prima (âquesto non è il mio corpo, la prego me lo tolga dottoreâ).
Massimo Lastrucci
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