7 donne e un mistero: il giallo Natale tutto al femminile

In uscita dal 25 dicembre con Warner Bros. Pictures., "7 donne e un mistero" porta sul grande schermo un giallo divertente declinato al femminile.

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Non è la classica fiaba natalizia e nemmeno il classico film che esalta il valore e il ruolo della donna, 7 donne e un mistero di Alessandro Genovesi è uno dei film più divertenti che il cinema propone per questo ricchissimo Natale 2021 ed è un giallo che parla al femminile con un perfetto cast di attrici composto da: Margherita Buy, Diana Del Bufalo, Sabrina Impacciatore, Benedetta Porcaroli, Micaela Ramazzotti, Luisa Ranieri e Ornella Vanoni.

Siamo negli anni ’30, Margherita (Margherita Buy), vive una splendida, ma un po’ decadente, villa in stile liberty, con sua madre Rachele (Ornella Vanoni), sua sorella Agostina (Sabrina Impacciatore), sua figlia Caterina (Benedetta Porcaroli), la governante Maria (Luisa Ranieri) e suo marito. Il giorno della Vigilia di Natale si presenta a casa anche l’altra figlia di Margherita, Susanna (Diana Del Bufalo), ma il suo arrivo porta anche ad una drammatica e raccapricciante scoperta: il capofamiglia, l’unico uomo di casa, viene infatti trovato assassinato nella sua camera da letto con un coltello conficcato nella schiena. Da quel momento ciascuna delle donne comincia a sospettare delle altre. Confinante in casa, isolate dal mondo per via della bufera, ricevono anche l’inattesa visita di colei che un tempo era stata l’amante della vittima, Veronica (Micaela Ramazzotti).  Tra segreti, sotterfugi e sospetti le sette donne dovranno riuscire a scoprire chi sia l’assassina proprio mentre celebrano un Natale del tutto inconsueto.

7 donne e un mistero è ispirato alla commedia noir 8 donne e un mistero (8 Femmes, 2002) di François Ozon, basata a sua volta sulla pièce teatrale “Huit femmes” di Robert Thomas.

“Non doveva essere un musical – ha raccontato oggi Alessandro Genovesi in conferenza stampa a Roma -, perché quella era un’idea di Ozon. Una bella idea, ma era la sua. Ne è uscito un giallo da camera, ambientato in una notte di Natale degli anni ’30 del secolo scorso, che è una delizia per gli occhi e per le orecchie, in cui le 7 pazze recitano divinamente. E in più fanno ridere”.

Le sette donne del film non solo hanno una resa eccellente al livello narrativo, ma sono riuscite a creare anche un’intesa speciale sul set che ha consentito loro di lavorare in armonia e con divertimento. Insieme, come ha fatto notare Margherita Buy in conferenza stampa, restituiscono il vero senso del film, che è tutto racchiuso in una emblematica battuta: “Le donne non devono farsi la guerra, soprattutto se è un uomo a chiederlo”.

“Mi sono approcciata a questo progetto entusiasta all’idea che avrei lavorato con tutte donne e tutte professioniste – ha raccontato Luisa Ranieri – ed ero sicura che sarebbe andata bene. Abbiamo fatto un ottimo lavoro Di squadra. Questo film non parla tanto di vendetta, ma più di segreti di famiglia da scoprire, svelare”.

“Un film di sole donne al cinema dà molta forza, molto coraggio – ha aggiunto Micaela Ramazzotti -. Per me che sono poco socievole è stata una grande esperienza e volevo veramente interagire con colleghe così brave. Sono convinta che 7 uomini non sarebbero riusciti tanto bene”.

“È stato una sorta di esperimento antropologico – ha detto Benedetta Porcaroli -. Ci siamo ammazzate dalle risate!”

“Noi donne siamo cresciute con l’idea di essere in perenne competizione tra noi e invece possiamo raggiungere una complicità inarrivabile anche per gli uomini – ha concluso Sabrina Impacciatore -. Noi sette all’inizio sul set ci siamo studiate, ma poi siamo andate sempre più verso la complicità. Ora abbiamo anche una chat solo tra noi!”

Nel film sorprende assai piacevolmente anche la partecipazione di Ornella Vanoni che regala momenti di grande ed elegante ilarità.

Paolo Genovesi sul set di “7 donne e un mistero”

“Ho messo da parte il mio ego al servizio di 7 pazze vere – ha aggiunto Alessandro Genovesi -. Molto divertenti devo dire, ma pazze. Per carità, la loro follia è sempre giustificata dall’avere il coraggio di fare quello che fanno. Nello specifico di recitare donne che poi saranno giganti su uno schermo”.