Addio a Ivan Reitman, regista di Ghostbusters

Il produttore e regista si è spento nel sonno all'età di 75 anni

0

È morto all’età di 75 anni il regista Ivan Reitman, produttore e regista il cui nome è legato indissolubilmente ai primi due film di Ghostubusters. Reitman è morto nel sonno nella sua casa di Montecito, in California e l’annuncio della sua scomparsa è stato dato dalla famiglia:

“Siamo addolorati per l’inaspettata perdita di un marito, un padre e un nonno che ci ha sempre insegnato a cercare la magia nella vita. Ci conforta sapere che il suo lavoro come regista  ha portato risate e felicità a molte persone nel mondo. Mentre nel nostro privato viviamo questo lutto speriamo che chi lo conosceva tramite i suoi film lo ricorderà per sempre”.

Nato in Cecoslovacchia e naturalizzato canadese, Reitman cominciò la sua carriera come produttore cinematografico nel 1978, quando produsse, insieme a Matty Simmons,  Animal House. Da quel momento la sua carriera è decollata: ha diretto Bill Murray in Polpette nel 1979 e i due film di Ghostbusters, uno nel 1984 e l’altro nel 1989, che l’hanno reso celebre al grande pubblico.

Tra gli altri successi ricordiamo le commedie I gemelli, Un poliziotto alle elementari Junior, tutte con Arnold Schwarzenegger, Dave – Presidente per un giorno (1993), Due padri di troppo (1997), Sei giorni sette notti (1998) e Evolution (2001).

Dai primi anni novanta ha cominciato a diradare i suoi impegni come regista, preferendo il ruolo di produttore e produttore esecutivo. Ha collaborato a Beethoven (1992) e Beethoven 2 (1993), Space Jam (1996), e altri, con successi altalenanti. Nel 2006 ha diretto La mia super ex-ragazza, con Uma Thurman e Luke Wilson e prodotto i due nuovi Ghostbusters, quello al femminile del 2016 e l’ultimo, Ghostbusters: Legacy del 2020, diretto dal figlio Jason. I due avevano recentemente lavorato insieme per l’apprezzato spot di Natale della Apple, in cui per la prima volta hanno co-diretto insieme. Ve ne parlavamo QUA.

LEGGI ANCHE: Ghostbusters: Legacy, Jason Reitman: “Mio padre ha pianto ed è stato molto fiero di me dopo aver visto il film