Addio Charles Grodin, se ne va un altro grande interprete

Se ne va un attore sottovalutato, grande commediante e attento osservatore del suo paese e dei suoi spesso piccoli abitanti

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Charles Grodin
Charles Grodin, circa 1978

Charles Grodin, uno degli attori di maggiore talento della Hollywood degli anni Sessanta-Ottanta, è morto oggi, 18 maggio 2021, all’età di 86 anni. Si è spento per un cancro alle ossa, circondato dalla famiglia nella sua casa in Connecticut.

Charles Grodin è stato un grande caratterista

Naturalmente portato alla commedia, che ha attraversato con grande eleganza uno dei momenti più belli della storia del cinema americano e lavorando con talenti eccezionali, contribuendo ad alcuni film indimenticabili anche con il suo.

A partire da Il rompicuori (The Heartbreak Kid, 1972), commedia amarissima scritta da un Neil Simon in stato di grazia e diretta da Elaine May, storia di un inetto arrampicatore sociale convinto di meritare molto più di quanto la vita gli ha riservato. Grodin è perfetto nel ruolo del protagonista, e si conquista così una nomination ai Golden Globe come miglior attore in una commedia, unico importante riconoscimento di una carriera che avrebbe meritato molto di più in termini di premi.

charles grodin il rompicuori
Charles Grodin e Cybil Sheperd in una scena de Il rompicuori

Charles Grodin ha fatto suo un particolare carattere, quello dell’uomo dalle poche qualità, cogliendone la viltà e le paure e aggiungendovi gesti, nevrosi e tempi comici come solo un comico di razza sa fare. Lo ha fatto in un kolossal come King Kong, dove interpreta il laido Fred Wilson, e soprattutto ne Il paradiso può attendere.

Nel film diretto da Warren Beatty, remake del classico di Alexander Hall Here Comes Mr. Jordan, Grodin interpreta il segretario traditore e assassino di Leo Farnsworth, il miliardario nel cui corpo entrerà il quarterback dei Los Angeles Rams Joe Pendleton. Ruolo magnifico, che Grodin rende suo. Tra le otto nomination all’Oscar conquistate dal film, oggi un classico, non c’è purtroppo il suo nome.

La carriera di Grodin continua quasi sempre all’insegna della commedia, come spalla o caratterista di lusso, lavorando al fianco di Albert Brooks, Goldie Hawn, Chevy Chase. Ne La signora in rosso è uno dei borghesi di mezz’età che sogna la scappatella che riuscirà a Gene Wilder.

Nel 1987 incrocerà nuovamente Elaine May e Warren Beatty in Ishtar, uno dei più grandi fiaschi della storia del cinema americano, che prima o poi dovrà essere opportunamente rivalutato.

L’anno dopo sarà il contabile in fuga Jonathan Mardukas, che Robert De Niro cercherà in tutte le maniere di portare in prigione per non perdere la cauzione in Prima di mezzanotte. Grodin duetta con De Niro da pari a pari, e se il film di Martin Brest è un film da cui è difficile staccarsi quando si fa zapping è solo merito loro.

Charles Grodin Dave

Dopo essere stato il capofamiglia nel dittico del San Bernardo Beethoven, e avere interpretato il ragioniere Murray Blum in Dave, in cui riscrive la legge di bilancio per il vero falso presidente Kevin Kline nella commedia di Ivan Reitman, Grodin decide di abbandonare praticamente le scene nel 1996.

Farà pochissime apparizioni nel corso dei successivi 25 anni, la più importante un cameo per Noah Baumbach in Giovani si diventa. Curiosità: nel film recita con Ben Stiller, che nel 2007 è stato il protagonista del remake de Lo spaccacuori firmato dai fratelli Farrelly.

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Si dedica alla scrittura, raccontando le sue esperienze nel cinema e nella televisione di quegli anni e nel farlo prendendo anche un po’ in giro abitudini e piccole miserie del suo paese.

Con Charles Grodin se ne va un altro pezzo di un cinema americano di cui resta sempre più memoria e meno testimonianza. Un tesoro inestimabile che si sta sottovalutando.