Nel 2021 Wandavision era stata una vera sorpresa per il pubblico di appassionati Marvel e di abbonati della piattaforma di streaming di Disney+, un vero crescendo che dopo aver spiazzato gli spettatori era riuscito a coinvolgerli con l’evoluzione del rapporto tra la Wanda Maximoff (o Scarlet) di Elizabeth Olsen e l’amato Visione. Una storia che in molti avrete visto, e che dal 19 settembre torna d’attualità con l’arrivo dei primi episodi di Agatha All Along, serie spin-off creata dalla stessa Jac Schaeffer – ideatrice della precedente – e con la produzione esecutiva – di nuovo – di Mary Livanos, che vede come protagonista la Agatha Harkness di Kathryn Hahn, ex vicina dei due in quel di Westview.
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Sullo schermo la vediamo nei panni della detective Agnes, nel primo episodio, ma la sua natura soprannaturale non tarderà a emergere, inevitabilmente, vista la necessità di intraprendere un viaggio sulla Witches Road, “la strada delle streghe”, in compagnia delle altre attrici, alcune delle quali hanno presentato con lei la serie – diretta da Jac Schaeffer, Rachel Goldberg e Gandja Montiero – dalla maligna Aubrey Plaza (nei panni della ‘nemica’ Rio Vidal) e Sasheer Zamata (la Jennifer Kale, strega esperta di pozioni) a Ali Ahn (la protettrice Alice Wu-Gulliver), la ‘Strega Verde’ Debra Jo Rupp e Patti LuPone, la strega siciliana Lilia Calderudi, maestra di divinazione…
PATTI LUPONE: Pensavo di essere una strega siciliana prima ancora di ricevere la telefonata di Jac e Mary, è stato destino. All’improvviso mi sono trovata in un mondo in cui le cose erano simili a quelle che erano appena accadute, non si poteva più tornare indietro.
ALI AHN: Di Alice mi ha incuriosito molto che quando la incontriamo si sta nascondendo al mondo, e si mostra più dura di quanto non sia in realtà, qualcosa su cui è stato interessante giocare.
SASHEER ZAMATA: Credo che Jennifer, come tutte nella Congrega, abbia bisogno di lavorare sulla fiducia negli altri. Con Agatha e tra noi c’è un bel rapporto di amore e odio, e questo rende divertente quando recitiamo insieme. Per altro anche Jennifer vorrebbe aprirsi di più con le altre streghe, e trovare ciò che desidera alla fine della strada. Ma è solo l’inizio del viaggio.
Quello sulla strada delle streghe, o sul set?
PATTI LUPONE: Quando siamo entrate sul set, credo che molti di noi siano scoppiati in lacrime. Personalmente non credo di aver mai visto un set più bello in vita mia. Era semplicemente stupefacente.
KATHRYN HAHN: Non ce ne siamo più andate, per tutto il giorno. Abbiamo creato una specie di cerchio tra noi, durante le riprese ci siamo sentiti davvero come una congrega. Non facevamo che ridere, ci si sentiva dall’altra parte. Era così coinvolgente, come attrice, ci si sentiva in un luogo magico.
PATTI LUPONE: Ci siamo frequentate molto, anche fuori dal set. Sembrava di essere in un campo estivo.
Un campo estivo con delle scenografie fantastiche, che facevano il paio con le creazioni dei costumisti…
DEBRA JO RUPP: Adoravo il cappotto di Kathryn. Era il mio preferito.
PATTI LUPONE: E io la mia uniforme siciliana. Daniel Selon ha usato molto simboli astrologici, ma era comunque un capo di abbigliamento che potrei indossare anche oggi.
ALI AHN: Daniel ha prestato così tanta attenzione ai dettagli, anche la fodera del cappotto di Kathryn, non è solo una fodera. Ci sono immagini all’interno del cappotto che il pubblico probabilmente non vedrà mai.
AUBREY PLAZA: È un tale genio, tutto ciò che ha portato alle prove è stato incredibile e perfetto. Ero felice di andare con lui. E poi c’erano piccole cose che ci venivano in mente, una cosa che ho amato del lavorare con lui, è così giocoso. Durante le prove creavamo l’atmosfera con la musica e ci divertivamo.
E di questa congrega, nella vita reale chi potrebbe essere la strega?
DEBRA JO RUPP: Oh, penso che sarebbe la mia Sharon Davis
KATHRYN HAHN: Direi che anche Aubrey è piuttosto strega. Starebbe bene con un cappello da strega, ha l’energia giusta
AUBREY PLAZA: Secondo me siamo tutte streghe.
KATHRYN HAHN: Tutte!
JAC SCHAEFFER: Penso che tutti siano streghe, ma con diverse caratteristiche e sfumature. Non saprei mai scegliere chi è la più strega.
SASHEER ZAMATA: Nella serie noi scopriamo che possiamo avere la magia dentro di noi, e spero che le persone che lo guarderanno se ne rendano conto e lo portino nelle loro vite.
AUBREY PLAZA: Spero che le persone inizieranno a dilettarsi di più con le arti oscure e inizino a provare a sfruttare il potere della luna, sono anni che dico che è reale!
Venendo dopo Wandavision, c’è qualcosa che sentite di aver imparato o usato per realizzare Agatha All Along?
JAC SCHAEFFER: Oddio… Non riesco a pensare a una lezione vera e propria a parte il funzionamento stesso della produzione. Penso di aver lasciato quella serie con il desiderio di fare altro. Per quanto fosse eccitante fare scene tanto diverse, per i capelli, il trucco, il guardaroba, la musica, tutto. In Wandavision avevamo fatto un sacco di cose perché erano appropriate per l’epoca, è stato difficile e grandioso. Qui è diverso. E poi ci sono molte delle mie influenze personali, da La storia infinita a Dark Crystal e Labyrinth… Sui set mi sentivo come se avessi sei anni, ed era emozionante.
MARY LIVANOS: Si dice che il diavolo sia nei dettagli, per Wandavision lo è stato, e per questo abbiamo dovuto tenere l’asticella molto, molto alta. E per elogiare Jac, questo, ancora una volta, è stato uno show in cui in ogni episodio c’è qualcosa di nuovo da aspettarsi e che terrà il pubblico con il fiato sospeso fino alla fine.
KATHRYN HAHN: È come Wandavision, ci sono sorprese emozionanti. C’è qualcosa in questi mondi incredibili a cui devi arrenderti. È come un essere vivente, che respira. E tu devi essere aperto, alla scoperta.