Al via la “nuova” Casa del Cinema. Malanga e Farinelli: «Niente racconta il cinema come Roma»

Omaggi a Roma, Cannes, Claudia Cardinale e Martin Scorsese. Scopriamo tutte le (prime) novità della programmazione gestita dalla Fondazione Cinema per Roma

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2.500 metri quadrati circondati dal verde, nel cuore di Villa Borghese, tre sale di proiezione (ristrutturate), un’arena all’aperto con 300 posti, un nuovo logo, servizi implementati e un restyling di pareti e pavimenti. La Casa del Cinema cambia assetto e riparte con la gestione di Fondazione Cinema per Roma a cura del Presidente Gian Luca Farinelli e della direttrice artistica Paola Malanga, che ieri hanno inaugurato il nuovo corso e presentato la rinnovata linea editoriale.

 

E non può che ripartire da Roma, città cinematografica per eccellenza, la riapertura  della Casa, con un programma che omaggia il forte legame della capitale con la settima arte. «Roma − spiega Malanga − ha un rapporto unico e straordinario con il cinema. È la sua arte ideale. Niente racconta il cinema come Roma, nel suo modo di specchiarsi e raccontarsi in tutti i suoi stilemi ricorrenti». Nasce da qui Passeggiate romane, la rassegna che dal 6 al 15 maggio raccoglierà una serie di film e cortometraggi con lo scopo di omaggiare la città, i suoi personaggi e le sue storie, passando dal cinema muto ai film odierni, come i recenti Siccità di Paolo Virzì e Bassifondi di Francesco Pividori.

E romana è anche la prima star a varcare la soglia della nuova Casa, Claudia Cardinale,  omaggiata, dal 19 al 21 maggio, con le proiezioni di cinque film iconici che l’hanno vista interprete per registi del calibro di Federico Fellini, Pasquale Squitieri, Luchino Visconti, Antonio Pietrangeli e Luigi Comencini. Nel mezzo, ci sarà la rassegna “Cannes Cannes” con una selezione di dodici film vincitori della Palma d’Oro in concomitanza con lo svolgimento della 76esima edizione. «Vi annuncio che siamo al lavoro anche su Venezia – ha svelato la direttrice – per proporre la rassegna ‘Un giorno da leone’ con film vincitori del Leone d’oro». Se ne parlerà tra agosto e settembre, mentre tra maggio e giugno vedremo inaugurato lo spazio “Carta bianca“, in cui alcuni grandi autori potranno selezionare personalmente dei titoli da presentare agli spettatori. Il primo a farlo sarà Martin Scorsese, “il più cinefilo dei più cinefili” commenta Farinelli “scelto perché nei suoi film cita il cinema italiano facendolo suo e non imitandolo”. La speranza sarà quella di vederlo, prima o poi, varcare anche il vialetto di Largo Mastroianni.

Il programma della nuova Casa si presenta nella doppia faccia cinefila e popolare, per mettere al centro, in ogni circostanza, lo spettatore. «Siamo figli di Umberto Eco – dichiara ancora Malanga – che ci ha insegnato a mescolare alto e basso e a trovare piacere in tutto questo. A volte si ha bisogno di Bergman, altre di “Un americano a Roma”, altre del “Monnezza”. Mettiamo al centro di tutto lo spettatore e speriamo di contribuire al suo ritorno in sala».

 

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Tra le grandi novità dell’assetto di Fondazione c’è la cessata gratuità dell’ingresso, ad eccezione di alcuni eventi. «Il passaggio a pagamento è delicato, ma avrà più agi» spiega Francesca Via, direttore generale della Fondazione Cinema. «Abbiamo ideato delle tessere sconto adatte per tutte le età, dai Cinema Lovers agli Studenti, dai Young ai Senior, che permetteranno di avere riduzioni del 20% sugli eventi».