Amadeus: “la gente ha voglia di eventi, ma senza mascherine”

Amadeus condurrà dall’Arena di Verona dal 17 settembre per tre sabati consecutivi su Raiuno “Arena ’60, ’70, ’80, ‘90” e intanto pensa già al prossimo Sanremo

0
Amadeus, Arena '60, '70, '80, '90

Un Festival di Sanremo senza più mascherine, greenpass e postazioni di tamponi diffuse per tutta la città. Un sogno che Amadeus, direttore artistico e conduttore, ha quasi paura di confessare. “È difficile fare previsioni molti mesi prima, ma guardando a quello che succede oggi, con i concerti live pieni a dimostrazione che la gente ha voglia di eventi, mi auguro che l’Ariston a febbraio sia come l’abbiamo visto nel 2020, ma ho quasi paura a dirlo”.

Incrocia le dita Amadeus che dal 17 settembre condurrà dall’Arena di Verona per tre sabati consecutivi su Raiuno “Arena ’60, ’70, ’80, ‘90”, una festa di musica e di hit che hanno segnato la storia della canzone italiana e internazionale, destinata a tornare a febbraio durante la serata delle cover del Festival di Sanremo.

Mi auguro che si possa tornare a un Ariston pieno, tutti senza mascherine – insiste il conduttore e direttore artistico della manifestazione – Ma dobbiamo incrociare le dite sperando che non sbuchi qualche variante”.

Nell’attesa, sarà l’Arena di Verona a riempirsi di pubblico, per tre serate di musica in cui saranno i protagonisti di celebri hit a cantarle nuovamente sul palco. “Avremo un cast importante – aggiunge il conduttore – La cosa bella è che a cantare saranno tutti interpreti originali, saranno loro le star della serata”.

Quarantotto in tutto, tra loro Gloria Gaynor con ‘I will survive’, Holly Jhonson dei Franki goes to Hollywood con ‘Relax’, Bonnie Tyler con ‘Total eclypse of the heart’, Paul Young con ‘Love of the common people’, gli Acqua con ‘Barbie Girl’, Gianluca Grignani con ‘Destinazione paradiso’, Ornella Vanoni con ‘L’appuntamento’ e Rita Pavone con ‘Il ballo del mattone’, Richard Sanderson con ‘Reality’, indimenticata colonna sonora de Il tempo delle mele. Se anche soltanto uno di loro avesse lo stesso destino di Kate Bush che grazie a Stranger Things con il suo ‘Running up the hill’ è tornata nelle classifiche di mezzo mondo, sarebbe una grande conquista.

Il successo di un Festival c’è quando una canzone rimane il più a lungo possibile, quando poi diventa iconica di un periodo vuol dire che si è incollata a noi – aggiunge AmadeusQueste canzoni si sono quasi tutte incollate a noi, a volte basta semplicemente rispolverarle come sta facendo Stranger things che con la sua luce fortissima sui ragazzi fa esplodere a distanza di decenni una canzone. Noi non abbiamo la pretesa di far tornare in classifica i brani, ma di far capire che chi li canta rimane forte anche oggi, come lo era negli anni passati”.

Il decennio iconico del conduttore resta quello degli anni ’70perché l’ho vissuto in maniera particolare, con le prime feste, le prime serate, le prime uscite”, ma il suo amore per la musica resta comunque senza tempo.

Il mio grande amore è stata sempre la musica fin da quando ho cominciato a lavorare alla Blu Radio Star a Verona – ricorda – La ascolto sempre quando sono in macchina, voglio sapere cosa ascolta mio figlio di tredici anni e mia figlia di ventiquattro, i loro mondi sono quelli che funzionano e vanno di più, anche se i ragazzi conoscono bene la musica del passato, perché un successo non ha età”.

La sua sarà un’estate all’insegna della musica, cuffie nelle orecchie per ascoltare i brani dei big del prossimo Festival di Sanremo, il cui regolamento uscirà lunedì. “Grazie al nuovo mandato che ho ricevuto a marzo stiamo già lavorando da mesi al prossimo Sanremo – garantisce – Quest’anno le canzoni arriveranno prima rispetto a settembre, avrò più tempo per ascoltarle”.

C’è chi spera nel ritorno all’Ariston di Mina. “Tutti ce lo auguriamo, sarebbe un sogno, c’è il desiderio, ma non un progetto, tutto dipende dalla sua volontà”, conclude Amadeus, che avrà l’onore e la responsabilità di riportare la musica nei sabato sera d’autunno di Raiuno.