Anthony Hopkins protagonista del primo film NFT su VUELE

Il primo film distribuito tramite tecnologia blockchain

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Oscar 2021 Anthony Hopkins
Oscar 2021 Anthony Hopkins

NFT è l’acronimo di Non-Fungible-Token, un formato digitale certificabile e impossibile da riprodurre o contraffare che è già diventato uno standard nel mondo dell’arte, dell’editoria e della musica. Adesso gli NFT arrivano anche nell’industria cinematografica grazie a una piattaforma, VUELE, e al due volte premio Oscar Anthony Hopkins.

VUELE è infatti il primo servizio streaming esclusivamente per prodotti in formato NFT e il debutto è segnato da Zero Contact, che vede appunto protagonista Hopkins

Zero Contact è diretto e prodotto da Rick Dugdale e scritto da Cam Cannon, al fianco di Hopkins troviamo Aleks Paunovic, Veronica Ferres e Chris Brochu. Il film segue le mosse di cinque personaggi sparsi per il mondo, ma ognuno di loro ha a che fare con il misterioso FInley Hart, fondatore di una multinazionale colosso della tecnologia la cui ultima invenzione potrebbe segnare la fine della vita sulla Terra o la sua salvezza definitiva. La decisione dovranno prenderla queste cinque persone.

Gli iscritti di VUELE potranno acquistare e guardare Zero Contact come NFT, al file saranno allegati numerosi contenuti extra.

Rick Dugdale, Co-Head di VUELE, commenta che “questo progetto è stato davvero un’esperienza unica, girato in 17 diversi paesi durante la pandemia, e l’unica maniera perché avesse compiutezza era farlo diventare il primo film visto e condiviso attraverso una tecnologia blockchain.

Cameron Chell, socio di Dugdale aggiunge che “la presenza nel film di una stella di prima grandezza come Hopkins è un ulteriore endorsement per la nuova frontiera del cinema. Siamo solo all’inizio del percorso”.

Parafrasando Walter Benjamin, si potrebbe dire che è giunta l’ora dell’opera d’arte nell’era della sua riproducibilità digitale non collettiva ma esclusiva. Un film NFT è di fatto per ogni acquisto un pezzo unico certificato dalla tecnologia blockchain. Il concetto è quello non solo di vedere un’opera d’arte, ma di possederla e possederne quella particolare visione. Un percorso in questo momento indefinibile, ma che troverà presto un senso, soprattutto nel cinema sperimentale e nella video arte.

Vedremo mai un Transformers in NFT? Chi lo sa, a suo modo anche il cinema ipercinetico di Michael Bay potrebbe essere considerato unico al mondo e degno di essere collezionato in un server a tiratura limitata.