Babyteeth – Tutti i colori di Milla – Recensione

Bella sorpresa il film d’esordio di Shannon Murphy, presentato a Venezia 2019

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Babyteeth

C’è una costante nel cinema australiano, una vena di più o meno lucida follia che lo contraddistingue da sempre. Babyteeth non fa eccezione, storia di una ragazza malata di cancro che si innamora di un ragazzo sbandato e lo impone ai genitori come ultimo desiderio, per accompagnare le ultime settimane della sua vita con gioia invece che con dolore.

Trama apparentemente in linea con il cinema romantico-ospedaliero che è diventata una costante nella narrazione cinematografica giovanile di questi ultimi anni. Ma quello che sembra ormai essere diventato uno standard, viene stravolto dall’anarchia del racconto australiano, che sin dalla sua new wave degli anni Settanta, rinverdita poi nella seconda metà dei Novanta, ha raccontato una realtà alternativa a quella occidentale.

Famiglia, vita di coppia, società, tutto nel cinema australiano è disfunzionale e nel suo esserlo trova sempre una soluzione. Tutto questo si ripercuote sullo stile, che anche nei giovani autori è caratterizzato da una grande libertà espressiva, lezione imparata dalle precedenti generazioni. Shannon Murphy non fa eccezione e alla sua opera prima lascia intravedere grandi qualità.

A questo si aggiunge un livello delle interpretazioni notevolissimo, che unisce la scuola inglese a un naturalismo che arriva direttamente dal rapporto con la terra e l’ambiente, diviso tra strane città e una natura selvaggia che le circonda. La maniera migliore per descrivere Eliza Scanlen e Toby Wallace, i due protagonisti che sono una vera forza della natura. Non a caso lei è stata già catturata dal cinema a stelle strisce (Little Women, Sharp Objects), mentre il secondo, dopo avere vinto con questo film il premio Mastroianni a Venezia, lo vedremo presto nei panni di Steve Jones nella serie diretta da Danny Boyle Pistol.

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Il cast è completato da Essie Davis, già protagonista del notevole horror The Babadook, e Ben Mendelsohn, senza dubbio uno dei migliori caratteristi di questo scorcio di secolo (L’ora più buia, Ready Player One).

Babyteeth è un film romantico e delicato

Con una marcia in più grazie alla magnifica teoria di una vita che non finisce, ma si propaga come energia. E un concetto più cinematografico di questo è difficile da trovare.

Babyteeth è nelle sale italiane dal 13 maggio, distribuito da Movies Inspired

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO:
babyteeth-tutti-i-colori-di-milla-recensioneC’è una costante nel cinema australiano, una vena di più o meno lucida follia che lo contraddistingue da sempre. Babyteeth non fa eccezione, storia di una ragazza malata di cancro che si innamora di un ragazzo sbandato e lo impone ai genitori come ultimo...