Benedetta, la recensione del film di Paul Verhoeven

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Benedetta di Paul Verhoeven
Benedetta di Paul Verhoeven

IL FATTO: XVII secolo: Benedetta Carlini entra in convento a Pescia da bambina, e lì cresce, prende i voti e diventa una fervente sposa di Cristo. Finché non viene accolta la giovane Bartolomea, una bellissima ragazza che sceglie la compagnia delle devote per fuggire alle violenze del padre. La visione di questa meravigliosa creatura risveglia i sensi e i desideri di Benedetta, ma anche la sua sete di potere, alimentata dal fanatismo e dalle sue presunte visioni di Gesù.

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L’OPINIONE

Paul Verhoeven ha da sempre un rapporto conflittuale con il cristianesimo. La sua militanza nel Jesus Seminar, un noto gruppo di studio dedicato alla verifica storica della figure e delle opere di Cristo, e il suo conseguente saggio Jesus of Nazareth ne sono prova evidente e seria.

Benedetta è basato sulla vita della suora e poi badessa Benedetta Carlina, raccontata attraverso gli studi della storica Judith C. Brown. Una storia nota agli esperti dell’epoca rinascimentale che il cineasta olandese usa per portare sullo schermo una riflessione sul potere caustica, satirica e grottesca, compiacendosi nel  raccontarla in una divertita forma boccaccesca.

Verhoeven si crogiola nei continui eccessi, sessuali e che rasentano la blasfemia, tesi a enunciare un concetto elevato, ovvero che esiste una struttura che da duemila anni basa la sua forza sulla rielaborazione a proprio uso e consumo di una serie di eventi che nulla avevano di miracoloso. La figura di Benedetta è illuminante e volutamente strabordante, interpretata straordinariamente da Virginie Efira che si concede in tutto e per tutto, costruendo un personaggio impossibile da dimenticare.

Benedetta è un film sovversivo, come gran parte dell’opera di Verhoeven, regista a cui il successo mondiale di Basic Instinct ha fatto forse più male che bene. Film, quello con Sharon Stone, che ha d’altronde molto in comune con quest’ultimo, di fatto anche quello racconto sull’esercizio del potere.

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Elle, il precedente film di Verhoeven con una grande Isabelle Huppert, ma anche Spetters e tutta la prima produzione olandese di questo regista che avrebbe meritato molta più considerazione nel corso degli anni.

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO:
benedetta-la-recensione-del-film-di-paul-verhoevenItalia, 2021. Regia di Paul Verhoeven. Interpreti: Virginie Efira, Lambert Wilson, Charlotte Rampling, Daphné Patakia Distribuzione Movies Inspired Durata 132 minuti. Al cinema dal 2 marzo