Better Man, esordio flop per il film da 110 milioni di dollari

Numeri poco lieti per il biopic musicale sulla vita di Robbie Williams

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Better Man
Jonno Davies è “Robbie Williams" in Better Man

La cancellazione della premiere di Los Angeles (come altre, per i drammatici incendi scatenatisi nella zona) da parte della Paramount non era stato il migliore dei viatici per l’arrivo in sala del biopic musicale sulla vita dell’ex Take That Robbie Williams. Un film molto atteso alla prova del pubblico, più che altro per i 110 milioni di dollari di budget richiesti dalla produzione del Better Man (qui la recensione) diretto dal Michael Gracey di The Greatest Showman, che al momento si candida a essere il più imponente flop della stagione.

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Grandi effetti speciali, una costruzione ricca e spettacolare, che purtroppo non sembrano aver conquistato gli spettatori, all’interno dei confini degli Stati Uniti più che sul mercato internazionale, dove il film ha raccolto – a oggi – quasi nove milioni di dollari (8.884.033) contro il milione scarso (1.153.187) frutto della distribuzione nazionale.

Numeri comunque bassi, persino nel Regno Unito, dove il cantante ha una base di fan più ampia ma il film ha raccolto 1,9 milioni di dollari nel giorno della sua uscita in sala e 4,7 milioni in totale.

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Non che le previsioni fossero rosee, visto che già negli ultimi giorni parlavano di un paio di milioni di incasso nel primo weekend, sempre negli Usa, ma per quanto il film sia stato finanziato in forma indipendente e sostenuto anche da fondi governativi australiani, la Paramount (che l’ha acquistato per 25 milioni di dollari e il 10 gennaio aveva in uscita anche il Den of Thieves 2 con Gerard Butler, che almeno 15 milioni li ha portati a casa) non sarà certo contenta.

Per qualcuno la causa sarebbe nell’assenza del personaggio principale, Robbie Williams appunto, sostituito dalla sua versione scimmiesca ricostruita in CGI, o nell’eccessiva lunghezza di un film che rischiava di presentarsi come ‘for fan only’, soprattutto dal trailer, da molti giudicato poco attraente. La speranza, per i diretti interessati, è che il passaparola possa risollevare le sorti di un film dai molti meriti, e che magari si ripeta quanto successo con il precedente film del regista, The Greatest Showman, musical con Hugh Jackman che dopo un inizio piuttosto lento – di 8.805.843 dollari – riuscì a migliorare di molto il proprio botteghino, incassando $ 434,993,183 contri gli 84 milioni di dollari di budget.