Bond 26, per Sam Mendes i produttori cercano registi “più controllabili”

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Sam Mendes James Bond 26

Sapevamo da tempo che non sarebbe stato Sam Mendes il regista del prossimo film della serie sull’Agente 007, il cosiddetto Bond 26 che seguirà il No Time to Die con il quale si è chiusa l’esperienza di Daniel Craig nei panni dell’eroe creato da Ian Fleming e ormai indissolubilmente legato alla famiglia Broccoli, di produttori statunitensi… Eppure colpiscono le parole con le quali proprio lui ha esplicitato il motivo principale per cui si sarebbe disinteressato del progetto, o quanto meno non si sia disperato per esser stato superato dai vari nomi che circolano come possibili successori di Cary Fukunaga che, dopo Mendes, ha diretto l’ultimo capitolo – per ora – del franchise.

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Dopo aver diretto l’ex James Bond – e oggi protagonista del Queer di Luca Guadagnino – in Skyfall del 2012 e Spectre del 2015, Sam Mendes ha azzerato le possibilità di tornare alla guida di un film della saga parlando con Inverse:

Mai dire mai, per citare Bond, ma ne dubitoha detto Mendes. – È stato molto bello per me in quel momento della mia vita. Ho sentito che mi ha fatto uscire da alcune vecchie abitudini. Mi ha fatto pensare su una scala più ampia. Mi ha fatto usare diverse parti del mio cervello. Devi avere molta energia”

Vogliono persone un po’ più malleabili, che siano all’inizio della loro carriera e che magari lo usino come trampolino di lancio, e che siano più controllabili dallo studio“, ha aggiunto poi, parlando appunto dei produttori, Barbara Broccoli e Michael G. Wilson.

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Al lavoro sui quattro film sui Beatles fino al 2028, il regista è quindi escluso dalla corsa, che – stando a quanto detto – non dovrebbe coinvolgere il Christopher Nolan suggerito da qualcuno e potrebbe invece favorire nomi come quelli di Kelly Marcel, David Michod, Damien Chazelle, Bart Layton e Yann Demange, favoriti sugli ultimi nomi circolati, come quello di Edward Berger o Danny Boyle (fino a quello dell’ipotesi che voleva una regista donna alla guida, per la prima volta).

Che a questo punto – non prima del 2026, quando dovrebbe iniziare la produzione del nuovo film dell’Agente 007 – potrebbero trovarsi ad affrontare uno James Bond tutto diverso, che sembra potrebbe avere il volto di Aaron Taylor-Johnson (che qualche mese fa era dato per certo), a meno che non si decida di seguire la via del doppio Bond emersa quando si parlava di Paul Mescal.