Box office XXI secolo: dal 2004 al 2007

Shrek, Jack Sparrow, Harry Potter e Spider-Man: sono loro i campioni d’incasso di questi anni. Ma con molte sorprese in agguato.

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box office 2004 2007

Continuiamo la nostra cavalcata nel box office del XXI secolo. Dopo la fine della saga dell’Anello, Harry Potter pensava di avere vita facile, ma certo il maghetto non ha guardato bene il futuro. Tanti nuovi contendenti lo aspettavano, soprattutto il mercato si stava costantemente trasformando. Ma senza indugi, andiamo a vedere cosa è successo tra il 2004 e il 2007.

2004: il trionfo di Shrek

Già il primo era stato un grande e inaspettato successo. Shrek 2 è invece la vera e propria consacrazione della Dreamworks Animation, vera antagonista della Disney, e soprattutto della Pixar, nel mercato dell’animazione. Il secondo episodio delle avventure dell’orco verde è effettivamente divertentissimo, piace ai bambini e agli adulti perché è moderatamente volgare e scorretto. Formula perfetta quindi. Ma guardiamo il podio.

box office 2004 2007

Shrek 2 $923.075.336
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban $796.093.802
Spider-Man 2 $783.766.341

Il terzo capitolo di Harry Potter è forse il migliore della saga, grazie all’ottima regia di Alfonso Cuaron, ma probabilmente proprio per la sua cupezza, e anche per il passaggio all’adolescenza da parte dei protagonisti, con conseguente cambio di target, incassa meno dei precedenti episodi. L’Arrampicamuri di Sam Raimi incassa una cinquantina di milioni in meno rispetto al primo film, ma conferma che i supereroi possono essere una miniera d’oro. Come l’animazione, con Pixar che piazza al quarto posto Gli incredibili e Dreamworks ha in top ten anche Shark Tale. Ma la grande sorpresa dell’anno è Mel Gibson, che porta a casa 611 milioni di dollari con La Passione di Cristo, film che diventerà un caso mondiale, anche grazie a una campagna di lancio molto aggressiva. Non sarà l’unica sorpresa del 2004. Vedere un documentario incassare 222 milioni di dollari non succede tutti i giorni. O meglio, mai. Ci riesce Michael Moore con Fahrenheit 9/11, atto d’accusa nei confronti dell’amministrazione del presidente George W. Bush.

2005: le cronache del fantasy

Harry Potter e il calice di fuoco $896.346.229
Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith $850.035.635
Le cronache di Narnia – Il leone, la strega e l’armadio $745.013.115

Quello che caratterizza il primo quinquennio del 2000 è la definizione di un pubblico completamente diverso al passato, a cui deve essere cucito addosso un prodotto altrettanto nuovo. Sono gli spettatori nati dal 1985 in poi, estremamente esigenti in termini di costruzione del racconto e di messa in scena, già figli di una cultura sia televisiva che videoludica che sarebbe poi diventata prominente. Soprattutto, estremamente competenti grazie all’avvento di internet, che permette loro di accedere a moltissime informazioni sulla storia del cinema e sulle novità in arrivo. Il cinema diventa un business ancora più grande, in cui più di quello che arriva sullo schermo sono le strategie di marketing a farla da padrone. Il podio del 2005 è il tripudio della fantasia, con Harry Potter, il terzo Star Wars della prima trilogia e una relativa sorpresa, quella de Le cronache di Narnia, tratto dal primo capitolo della saga di C.S. Lewis, il migliore amico di J.R.R.Tolkien, l’autore de Il Signore degli Anelli. Un biglietto da visita non indifferente.

Ai piedi del podio c’è Steven Spielberg, con lo spettacolare, e anche molto incompreso, western di fantascienza La guerra dei mondi, tratto dal classico di H.G. Wells. 600 milioni di dollari d’incasso, che sarebbero potuti essere anche di più, il film purtroppo fu penalizzato proprio dal suo protagonista Tom Cruise, a causa delle insistenti voci sul suo sempre più stretto coinvolgimento con Scientology, legate anche al recente divorzio con Nicole Kidman.

Box office 2004 2007

Peter Jackson dopo Lord of the Rings si dedica a un’altra sua ossessione, King Kong. 562 milioni di dollari, risultato decisamente sotto le aspettative, per un film che vorrebbe avere il fascino dell’originale degli anni Trenta, ma che più che altro indeciso da che parte andare.

Dietro di lui, al sesto posto, nuova saga per la Dreamworks, con il primo Madagascar, prodotto perfetto per i giovanissimi. La grande sorpresa dell’anno è I Segreti di Brokeback Mountain, romantica storia d’amore gay tra due cowboy moderni, interpretati da Jake Gyllenhall e il compianto Heath Ledger. Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia, premio Oscar per il miglior film e 178 milioni di dollari d’incasso mondiale. Un film che ha precorso i tempi.

2006: il mio nome è Da Vinci

Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma $1.066.179.725
Il codice da Vinci $758.239.851
L’era glaciale 2 – Il disgelo $667.036.530

Mentre Jack Sparrow fa strage di cuori e di dollaroni, oltre un miliardo, un figlio della Hollywood classica, Ron Howard, mette le mani sui diritti del caso editoriale degli ultimi anni, Il codice Da Vinci di Dan Brown. Il romanzo aveva intrigato milioni di lettori in tutto il mondo, nonostante non sia proprio un capolavoro. Il vecchio Richie Cunningham, con grande mestiere, ne fa un film avvincente, anche grazie a un ottimo Tom Hanks nei panni del professor Robert Langdon.

box office 2000

Al terzo posto c’è il secondo episodio di una saga animata che negli anni è diventata sempre più amata dai bambini. L’era glaciale è il primo dei quattro film d’animazione nelle prime undici posizioni del box office 2006. Al sesto posto c’è la Pixar con Cars, al decimo la Warner Bros con Happy Feet, diretto da George Miller, il regista di Mad Max, e all’undicesimo posto La gang del bosco per Dreamworks.

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Ma la vera notizia è trovare l’agente segreto 007 al quarto posto. Nuovo interprete, Daniel Craig, e nuovo corso, partendo praticamente da zero. D’altronde l’era Pierce Brosnan, per quanto bravo l’interprete, aveva lasciato il segno meno, c’era bisogno di nuove idee per non far morire il più longevo franchise della storia del cinema. Casino Royale, oltre a essere un film molto spettacolare, grazie alla regia dell’esperto Martin Campbell, è per certi versi anche un film d’autore, dalla scrittura molto raffinata, e con un cast eccellente, completato da Eva Green, bravissima e di una bellezza sconvolgente, e Mads Mikkelsens, nei panni del cattivo Le Chiffre.

box office 2000

C’è anche un po’ d’Italia con Caterina Murino e Giancarlo Giannini, e Italia se ne trova anche nei piani alti del box office grazie a Gabriele Muccino, che con La ricerca della felicità mette a segno un gran colpo, tredicesimo al mondo con 307 milioni di dollari di incasso.

2007: così vanno le cose, così devono andare

Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo $960.996.492
Harry Potter e l’Ordine della Fenice $938.580.405
Spider-Man 3 $890.871.626

Il podio si spiega da solo. Al quarto posto c’è il terzo Shrek. Insomma, non erano proprio anni in cui gli studios amavano rischiare, anche perché una volta imbroccata la saga, si andava sul velluto, più o meno come acchiappare un ruolo in Un posto al sole. Un altro fortunello, proprio nel 2007, fu Michael Bay, che grazie a un film ispirato dai dei giocattoli di culto, i Transformers, ha campato per dieci anni.

box office 2000

Il primo film incassa 709 milioni di dollari ed è il quinto incasso della

stagione, lo segue il topino Pixar Ratatouille, mentre all’ottavo c’è il film dei Simpson.

Al tredicesimo posto c’è invece la saga che non ce l’ha fatta, La bussola d’oro. Nonostante il cast sontuoso, con Daniel Craig e Nicole Kidman protagonisti, il primo film tratto dalla trilogia di Philip Pullman resta anche l’unico. Avrebbe avuto più fortuna anni dopo come serie televisiva. Ma che peccato.