E’ molto pesante l’accusa rivolta a Brad Pitt dalle vittime dell’Uragano Katrina, deluse dalle promesse non mantenute dall’attore e – peggio – dalle case realizzate dalla sua Make It Right Foundation, definite già “da demolire” nella Class Action istruita dai sopravvissuti alla tempesta che nel 2005 uccise oltre 1800 persone.
LEGGI ANCHE: Brad Pitt per Apple diventa pilota di Formula 1 e concorrente di George Clooney
Il disastro naturale che è costato di più nella storia degli Stati Uniti (160 miliardi) continua a restare una ferita aperta, dunque, stando almeno agli strascichi di quello che sembrava essere stato un intervento dalla forte valenza sociale e umanitaria. Come altri legati al nome dell’artista, che all’epoca si spese molto per raccogliere milioni di dollari in favore degli sfollati e per abitazioni all’avanguardia che avrebbero potuto resistere alle future tempeste tipiche della regione.
LEGGI ANCHE: Brad Pitt aiuta i poveri di Los Angeles distribuendo borse e pacchi di viveri
Alla Make It Right della star si deve infatti la costruzione di 109 case a energia solare in un quartiere a basso reddito di New Orleans, in seguito alla devastazione causata dall’uragano. Case che, purtroppo, si sono rivelate esser state progettate e costruite in maniera non soddisfacente, tanto da causare successivamente infestazioni di muffe e termiti, e uno stato prematuro di degrado.
Che è l’oggetto dell’azione legale collettiva intentata nel 2018 dall’avvocato Ron Austin per conto dei residenti. Parlando con la conduttrice Ashleigh Banfield di NewsNation lo scorso 10 febbraio, il legale ha dichiarato: “Hanno creduto in [lui]. Hanno creduto nel sogno che ha venduto loro. Purtroppo, quello che hanno è un mucchio di promesse non mantenute… e vivono in case marce che dovrebbero essere demolite e ricostruite”.
LEGGI ANCHE: Angelina Jolie contro Brad Pitt, definito “violento”
Intenzionato a “combattere ogni giorno in tribunale nel tentativo di convincerli a venire in tribunale e rispondere ad alcune domande su cosa è andato storto e su come stanno pianificando di aggiustarlo”, l’avvocato a tristemente aggiunto che da allora la fondazione di Pitt avrebbe chiuso gli uffici, rendendo vani i suoi tentativi di ottenere soddisfazione.