Bridget Jones – Un amore di ragazzo, Renée Zellweger e l’incrollabile ottimismo di Bridget

Dal 27 febbraio al cinema

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Leo Woodall, Renée Zellweger e Chiwetel Ejiofor Bridget Jones Un amore di ragazzo
Leo Woodall, Renée Zellweger e Chiwetel Ejiofor

È il quarto capitolo della saga di uno dei personaggi più iconici di questo inizio millennio, Bridget Jones, generatrice di uno stile, di un modo di essere e di vivere che ancora oggi fanno scuola. Renée Zellweger, dopo due Oscar navigando generi del tutto diversi, torna a vestire i panni dell’inconfondibile eroina imperfetta e adorabile che l’ha resa famosa al livello globale in Bridget Jones – Un amore di ragazzo diretto da Michael Morris, dal 27 febbraio al cinema.

Anche Bridget Jones – Un amore di ragazzo, come gli altri film, è basato sull’omonimo romanzo del 2013 di Helen Fielding e, in un racconto sempre ricco di complicazioni, ma più intimo e rinfrescato, vede riuniti nuovamente insieme Renée Zellweger e Hugh Grant con la toccante partecipazione di Colin Firth e un irresistibile cameo di Emma Thompson, ma a loro si aggiungono due nuove entrate, Chiwetel Ejiofor e Leo Woodall, a sconvolgere la situazione.

Bridget Jones – Un amore di ragazzo

A poco più di una decina di anni di distanza dai fatti narrati nel precedente film, Bridget Jones’s Baby (2016), Bridget (Renée Zellweger) è ormai mamma di due bambini, Billy e Mabel, ma è di nuovo sola. Suo marito, Mark Darcy (Colin Firth), è purtroppo tragicamente venuto a mancare in una missione in Africa quattro anni prima. Bridget cerca di superare il lutto anche con l’aiuto di Daniel (Hugh Grant) e di una schiera di amici dispensatori dei consigli più disparati. Fino a quando un giorno, per caso e nella più classica delle tragicomiche situazioni che le si addicono, incontra al parco il giovanissimo (e bellissimo) Roxster (Leo Woodall). Mentre Bridget si destreggia con il ritorno al lavoro e sente su di sé il vigile giudizio del nuovo professore di Billy, il Sig. Walliker (Chiwetel Ejiofor), la relazione con Roxster prende una piega entusiasmante, ma dai risvolti prevedibilmente problematici.

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Il regista Michael Morris

Bridget sta affrontando una nuova fase della sua vita – commenta il regista Michael Morris alla presentazione del film a Roma – È un personaggio che abbiamo amato in tanti modi, ma ora si trova ad affrontare cose più forti al livello emotivo: il dolore, la perdita. Per me si tratta anche di un film che tratta il tema del lasciare andare, molte immagini riguardano questa dimensione”. “Abbracciare il caos” è il motto che secondo Morris definisce meglio il personaggio di Bridget, con il suo incrollabile ottimismo che le consente di rialzarsi in ogni situazione.

Renée Zellweger

Per Renée Zellweger Bridget Jones – Un amore di ragazzo rappresenta una sorta di riscoperta delle prospettive e dei valori di Bridget, ma ci sono anche cose del suo personaggio che non sono mai cambiate e che non hanno mai abbandonato l’attrice negli anni. “Bridget Jones e le sue esperienze sono qualcosa in cui ci si può sempre identificare, perché a prescindere da quanto siano difficili le sue giornate e da quanto imperfetta lei si senta comunque lei non molla mai e trionfa, questo ci fa sentire capiti e ci dà speranza”, dice Zellweger.

Mi sento così tanto legata a questo personaggio che non so quanta parte di me ci sia in lei – riflette Zellweger – Ci sono sicuramente delle cose che sento di avere in comune con lei, come il suo rapporto complicato con il tempo, capisco il concetto del far finta che vada tutto bene finché non va tutto bene e i suoi ‘incidenti’, che la fanno ritrovare in situazioni inattese e in momenti inopportuni, la poca stima di se stessi a volte e il suo modo di vedere gli aspetti più romantici. Questa volta Bridget affronta momenti critici e complicati che sono molto autentici, ma il suo ottimismo, il suo calore, la sua vitalità l’aiutano ad andare avanti e credo che la comprensione di questo ad una certa età valga un po’ per tutti”.

Ci saranno ancora nuovi capitoli della saga di Bridget Jones? “Non lo so – risponde sorridente Zellweger – Da Helen Fielding [l’autrice dei romanzi] mi sembra di capire che sia finita qui, ma io spero sempre che Bridget possa ancora bussare alla mia spalla. Mi piacciono le belle storie che esplorano i vari aspetti dell’esperienza umana, quelli che non ho avuto l’opportunità di sperimentare, soprattutto quando ti sfidano a crescere, questo è parte della grande gioia dell’essere attrice”.