Cannes 2021, i film più attesi: da Wes Anderson a Matt Damon

Approdano sulla Croisette alcuni dei film più attesi dei prossimi mesi, che riportano a Cannes i fedelissimi del Festival

0

Qualcuno ha atteso un anno pur di partecipare al Festival di Cannes “in presenza”, moltissimi hanno terminato i propri lavori negli ultimi mesi per garantirsi un posto al sole della Croisette. Come da tradizione, la kermesse diretta da Thierry Frémaux riunisce molti dei titoli più golosi della prossima stagione, tra grandi ritorni e nuovi approdi, scommesse e conferme.

LEGGI ANCHE: CANNES 2021 – LA GIURIA UFFICIALE 

È destinato a far discutere il controverso dramma erotico-religioso di Paul Verhoeven, Benedetta, interpretato da Virginie Efira, Charlotte Rampling, Lambert Wilson e basato sul saggio di Judith C. Brown dal titolo Atti impuri – Vita di una monaca lesbica nell’Italia del Rinascimento, sulla vita di Benedetta Carlini, una suora del XVII secolo che in un convento italiano intreccia una storia d’amore con un’altra donna. A cinque anni dal clamoroso fiasco de Il tuo ultimo sguardo, Sean Penn torna dietro la macchina da presa e in Costa Azzurra con Flag Day, dramma basato sull’autobiografia di Jennifer Vogel che racconta di una giovane donna alle prese con un padre truffatore e rapinatore di banche, interpretato da Josh Brolin, mentre con The French Dispatch Wes Anderson firma una vera e propria lettera d’amore ai giornalisti con una storia ambientata nella sede di una rivista statunitense in una città francese del XX secolo.

Timothée Chalamet è uno dei protagonisti di ‘The French Dispatch’

Cannes 2021, Marco Bellocchio premiato con la Palma d’Onore

Si riaffacciano in concorso sugli schermi della Croisette l’iraniano Asghar Farhadi, questa volta con A Hero, thriller girato nella città di Shiraz che segna il ritorno del regista nel proprio Paese, e Apichapong Weerasethakul con Memoria, racconto delle violenze in Colombia negli anni Settanta e Ottanta. Ma il filmmaker tailandese è pure tra i registi del film antologico The Year of the Everlasting Storm, collocato tra le proiezioni speciali, firmato tra gli altri anche da Jafar Panahi e dedicato sia alla pandemia che al potere del cinema e ai suoi straordinari narratori.

Il norvegese Joachim Trier propone invece un dramedy sull’amore, The Worst Person in the World, storia di una donna che consuma relazioni sbagliate per trovare quella giusta, cercando il proprio posto nel mondo. Un film, dice lo stesso autore, che dimostra quanto irrazionali e confuse diventino le persone quando si innamorano e quanto sia complicato, anche per i più romantici, fare i conti con i sogni divenuti realtà.

Anders Danielsen Lie, Renate Reinsve in “The Worst Person in the World”

Difficile sapere poi se il russo Kirill Serebrennikov, voce critica verso Putin e l’autoritarismo del governo, condannato nel 2020 a tre anni di carcere per frode al Ministero della Cultura, potrà raggiungere il festival con Petrov’s Flu, racconto di un giorno nella vita di un fumettista e della sua famiglia nella Russia post-sovietica, all’incrocio tra realtà e fantasia.

Fuori gara ci sono tra gli altri Todd Haynes con il documentario sulla band musicale The Velvet Underground, Tom McCarthy con La ragazza di Stillwater interpretato da Matt Damon nei panni di un padre che cerca di scagionare sua figlia dall’accusa di un omicidio che sembrerebbe non aver commesso, Ari Folman con il film di animazione Where is Anne Frank?, mentre nella nuova sezione Cannes Première approdano Oliver Stone con il documentario JFK Revisited – Through the Looking Glass, che esamina documenti inediti e declassificati destinati a gettare nuova luce sull’assassinio di Kennedy, la regista inglese Andrea Arnold con Cow, ritratto della vita quotidiana di due mucche, il coreano Hong Sang-soo, alla sua undicesima volta a Cannes con In Front of Your Face, il provocatorio Vortex di Gaspar Noé (una coproduzione italo-argentina) storia degli ultimi giorni di una coppia di vecchi amanti che vede nel cast anche Dario Argento.

Il cinema sulla spiaggia ospiterà invece Fast & Furiuos 9 – The Fast Saga di Justin Lin, in cui Dom e la sua squadra dovranno nuovamente correre con le loro auto per sventare i piani della cyber-terrorista Cipher, alleatasi questa volta con Jakob Toretto. Nel capitolo finale della serie il gruppo potrà contare sul ritorno di Han, creduto morto da anni. Nella sezione Un Certain Regard si segnala infine Alexey German Jr. con Delo (House Arrest), che affronta con le armi della parodia la drammatica questione degli arresti domiciliari per dissidenti politici russi decisi a difendere la propria dignità.