Cannes 2023, lo sciopero degli sceneggiatori potrebbe mettere in crisi anche il Festival?

Mentre il Festival di Cannes si avvicina rapidamente proseguono le proteste della WGA che potrebbero avere un impatto anche sulla Croisette

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Il 76° Fedstival di Cannes si avvia a cominciare, martedì 16 Jeanne du Barry, il film che vede Johnny Depp “regale”protagonista, darà inizio alla kermesse. Ma in questo clima di grande attesa e fermento per le star e i titoli che sfileranno sul tappeto rosso francese più popolare al mondo, dall’altra parte dell’oceano continuano le proteste degli sceneggiatori che chiedono alle società di produzione trattamenti più equi per il loro lavoro. A questo punto la domanda è: in che modo lo sciopero influirà sull’andamento del Festival?

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Con lo sciopero della Writers Guild of America (WGA), la produzione cinematografica e televisiva dovrebbe diminuire. Inoltre, se la Directors Guild (DGA) o la Screen Actors Guild (SAGA) decideranno di seguire WGA alla scadenza dei loro contratti a giugno, questo rallentamento potrebbe trasformarsi in una chiusura vera e propria dell’industria.

Cannes, dal canto suo, non è solo una scintillante vetrina di film e nomi, ma costituisce anche la sede di un fiorente mercato in cui le aziende acquistano sceneggiature e vendono film finiti per la distribuzione. Per questo ci si chiede che impatto avrà questo blocco degli sceneggiatori sulle vendite.

Una domanda non facile che secondo gli addetti ai lavori prevede diverse variabili in base alle differenti fasi di produzione di un film. Alcuni ritengono che il pieno impatto dello sciopero non sarà sentito al momento, perché molte aziende hanno accumulato progetti in previsione di un rallentamento. Altri però sostengono che lo sciopero potrebbe far aumentare i prezzi dei film finiti o delle sceneggiature completate, data l’incertezza della sua durata.

Intanto un altro dubbio investe il Festival di Cannes. Registi come Wes Anderson e Martin Scorsese, entrambi pronti a presentare alla kermesse i rispettivi film Asteroid City e Killers of the Flower Moon, in quanto anche sceneggiatori sono membri della WGA. Questo li obbligherebbe, in teoria, ad allinearsi alle regole impartite per lo sciopero in corso e quindi ad astenersi da qualsiasi attività di promozione, tra cui anche la partecipazione ad un festival.

Ma Scorsese e Anderson potrebbero non essere i soli ad essere messi in difficoltà per la loro presenza a Cannes 2023 a causa dello sciopero. Il 10 maggio, infatti, sono cominciate anche le trattative DGA (Directors Guild of America) con gli studi in merito al rinnovo dei contratti che scadranno alla fine di giugno. Pertanto anche i registi potrebbero non essere immuni dalle domande in merito allo stato della loro professione all’interno dell’industria.

Fonti: IndieWire e  Variety