Christopher Nolan spiega la differenza tra i suoi Batman e quelli attuali: “Noi abbiamo avuto il lusso del tempo”

Il regista ha spiegato come all'epoca della sua trilogia di "Batman" ci fosse molta meno pressione da parte degli studi

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Quando nel 2005 Christopher Nolan riavviò la saga di Batman con Batman Begins, la concezione dei film sui supereroi era completamente un’altra cosa rispetto a quella attuale. Il regista è tornato a parlare della questione durante la promozione del nuovo libro di Tom Shore “The Nolan Variations”, spiegando il diversissimo – e a sua detta più favorevole – contesto in cui si è trovato a lavorare all’epoca della sua trilogia sull’Uomo Pipistrello:

“Era il momento giusto per raccontare la storia che volevo fare. La storia delle origini di Batman non era mai stata affrontata pienamente nei fumetti e nei film. Non c’era una cosa particolare o esatta da seguire. C’era una lacuna nella storia del cinema. Superman aveva un racconto molto definito grazie al lavoro di Christopher Reeve e Richard Donner. La versione di Batman non era mai stata raccontata. Volevamo narrare di questa figura straordinaria in un mondo ordinario.

Senza un modello preesistente da seguire e con il genere cinecomic non ancora affermato, Nolan è stato in grado di sviluppare la trilogia del Cavaliere Oscuro con molta libertà creativa, senza troppe interferenza da parte della Warner Bros.

L’altro vantaggio che abbiamo avuto era che all’epoca si poteva avere molto più tempo tra un sequel e l’altro. Quando abbiamo fatto ‘Batman Begins’, non sapevamo come sarebbe andata. Ci sono voluti tre anni per fare il seguito e poi altri quattro anni per farne un altro. Abbiamo avuto il lusso del tempo. Il film non era concepito come una macchina da soldi o un motore per lo studio. Man mano che il genere è diventato quello che è diventato, le pressioni sono diventate più forti. Per noi è stato il momento giusto”.