Se ne va, alla veneranda età di 101 anni, Wilmer C. Butler, meglio noto come Bill Butler, uno dei più grandi direttori della fotografia del cinema americano. Basta citare tre titoli per capire l’impatto che il lavoro di questo grande artista ha avuto sull’industria in un periodo fondamentale come furono gli anni Settanta, quelli della Nuova Hollywood. La conversazione (1974), Lo squalo (1975) e Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975). Tre titoli che basterebbero a riempire un’intera carriera.
La sua l’ha riempita lavorando con registi del calibro di Philip Kaufman, Francis Ford Coppola, William Friedkin, Richard Donner, Jack Nicholson, Sylvester Stallone, Ivan Reitman, Tobe Hooper, Joseph Sargent, Mike Nichols, John Cassavetes e Steven Spielberg.
Fu proprio Friedkin, nel 1962, a convincere Butler a lavorare nel cinema, chiedendogli di curare la fotografia di The People vs. Paul Crump, un documentario su un prigioniero destinato all’esecuzione in Illinois, e il film che fece commutare la condanna a morte di Crump.
Il suo esordio nel lungometraggio di finzione è invece nel 1967 con Fearless Frank, opera seconda di Philip Kaufman. Due anni dopo, sempre Friedkin presentò Butler a Coppola, con il quale girò Non torno a casa stasera e poi, anni dopo, La conversazione.
In realtà Butler fu la prima scelta anche per Apocalypse Now, ma rifiutò, perché stava progettando il suo debutto alla regia, che poi non avvenne mai. Se avesse accettato, non avremmo avuto Vittorio Storaro alla macchina e forse sarebbe stato un film diverso.
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Proprio mentre lavorava con Kaufman, agli Universal Studios fece la conoscenza di Steven Spielberg. I due iniziarono subito a lavorare insieme, prima sui primi lavori televisivi del regista, Something Evil (1972) e Savage (1973). Poi è arrivato Lo squalo.
Tra gli altri film in cui Butler ha ricoperto il ruolo di direttore della fotografia figurano il debutto alla regia di Jack Nicholson, Yellow 33 (1971), Grease, Rocky II, III e IV, Capricorn One (1978), Stripes (1981), Frenesie militari (1988), La bambola assassina (1988).
Incredibilmente, Butler è stato candidato solo una volta all’Oscar, per Qualcuno volò sul nido del cuculo, in coppia con un altro monumento della direzione della fotografia, Haskell Wexler, a cui Butler subentrò durante la lavorazione.
Nel 2003 è stato premiato con l’ASC Lifetime Achievement Award.
Bill Butler lascia cinque figlie e la moglie Iris Butler.