Pedro Almodovar: “Passo la quarantena con James Bond”

"Quando vedo quel film sono davvero contento della scelta, ma mi rendo conto che è stato lui a scegliere me" racconta il regista dal suo isolamento a Madrid

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Pedro Almodovar

Il lockdown può essere l’occasione per vedere serie tv, recuperare vecchi film, appassionarsi a nuove saghe. È il caso di Pedro Aldomovar che nella sua quarantena madrilena scopre una inedita passione per James Bond e il suo Goldfinger.

Una cosa dichiarata dal regista premio Oscar in un ampio diario confessione, pieno di fascino e sorprese, sul sito spagnolo Eldiario.es. Si legge nell’articolo: “Scelgo di vedere come film pomeridiano, Notte sulla città di Jean-Pierre Melville, e questo per andare sul sicuro, ma per la sera mi sorprendo a scegliere un film di James Bond, esattamente Goldfinger. Per giorni come questi (è quello che pensavo) il meglio è darsi al puro divertimento, alla pura evasione. Quando poi vedo Goldfinger sono davvero contento della scelta, ma mi rendo conto che è stato il film a scegliere me“.

“Cammino su e giù in casa proprio in quel corridoio in cui Julieta Serrano (l’attrice che interpretava sua madre in Dolor y Gloria) si lamentava con Antonio Banderas di non avere un buon figlio, riferendosi proprio a me”, racconta tra le molte telefonate che riceve il regista, che sta trascorrendo i suoi giorni di quarantena da solo nel suo appartamento nella zona ovest di Madrid, quella di sua sorella Chus , che lo avverte, ad esempio, di un documentario imperdibile su La2 dedicato all’amata cantautrice messicana Chavela Vargas. E ancora, sempre in tv, un altro documentario sulla pittrice María Moreno, moglie di Antonio López , morto recentemente.

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