Cinema e Tv, quanti ritardi e rinvii per Covid-19

Il mondo dello spettacolo sotto attacco della variante Omicron della pandemia

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covid-19 Movie Tv stop

Dagli Stati Uniti arrivano notizie ferali sul nuovo diffondersi della pandemia di Covid-19, e a Los Angeles Hollywood inizia a preoccuparsi, con contromisure drastiche. Sono certi ormai ritardi e stop per molte delle produzioni di cinema e tv in corso o in arrivo, come anche qui da noi in Italia.

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Il rinvio di molti grandi titoli che – prudentemente (per cercare di non doversi accontentare di incassi menomati dal contingentamento degli ingressi in sala) – hanno deciso distribuzioni importanti ha già fatto slittare la data di uscita di Spencer, di Pedro Larrain, e portato Red della Pixar direttamente sulla piattaforma di streaming Disney+.

La cancellazione del Sundance e del Palm Springs International Film Festival hanno fatto il paio con lo spostamento a tempo indefinito dei Grammy e con una edizione mai tanto spenta e vuota dei Golden Globe della Hollywood Foreign Press, trasformati in “evento privato” senza livestreaming.

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A prescindere da contagi e quarantene, sono state interrotte a scopo precauzionale molte produzioni. Per l’alto numero di positivi tra cast e staff, Chicago Fire della NBC come NCIS e NCIS: Los Angeles della CBS, che conta sul crossover NCIS: Hawaii per non ritardare troppo i set, ma che potrebbe dover attendere febbraio per riprendere la lavorazione della diciannovesima stagione dello spin-off del suo crime di punta. Nella speranza che Patrick Stewart non finisca per contagiarsi sul set di Star Trek: Picard, dove una cinquantina di persone sono risultate positive.

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Non va meglio alla ABC, che ha cambiato il programma delle riprese delle sue General Hospital, Station 19 e The Rookie, della quale addirittura non è stata comunicata la lunghezza della durata dello stop alle riprese. Ma soprattutto per l’attesissima Grey’s Anatomy, che pare non dovrebbe comunque registrare spostamenti nella data della sua messa in onda.